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Pagelle

Shakhtar-Atalanta, le pagelle

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Marco CARNESECCHI 6 – Ai limiti del “senza voto”. Lo Shakhtar è ingabbiato e non lo impegna mai. Nessuna parata degna di nota, tra i pali è comunque una presenza importante.

Odilon KOSSOUNOU 6,5 – Si riscatta dopo prove poco convincenti in Serie A. L’ex Leverkusen è sempre ben posizionato e in più, come Kolasinac, si rende utile anche in fase offensiva. Ottima sponda, poteva portare al raddoppio già al 26′. Finale rovinato da un acciacco muscolare. (dall’84’ Ben GODFREY s.v.

Berat DJIMSITI 7 – Uno dei pochi reduci della serata magica di Kharkiv di 5 anni fa passa dalla gioia alla delusione in un tempo. Apre infatti le marcature con una zampata (è il primo gol in carriera in Champions) poi però rimane negli spogliatoi per un fastidio all’anca sinistra. (dal 46′ Mario PASALIC 6 – Si posiziona in mediana e si applica più in fase difensiva per contenere gli ultimi attacchi dello Shakhtar che in costruzione). 

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Sead KOLASINAC 7 – In affanno nei primissimi minuti quando gli ucraini vogliono intimorire l’Atalanta, poi domina. Spensierato, può aumentare il peso della Dea partecipando a più azioni offensive. In una di queste serve l’assist a Lookman.

Raoul BELLANOVA 7 – Per mezz’ora l’Atalanta gioca quasi solo sulla corsia di Zappacosta, poi però quando viene chiamato in causa risponde presente. Ogni suo cross genera un pericolo, su tutti la traversa di Lookman e il colpo di testa di De Ketelaere. Dà spessore alla sua ottima serata umiliando Pedro Henrique nel duello aereo e firmando il tris. Anche per lui è il primo centro in Champions. (dal 75′ Juan CUADRADO 6 – Subito un suggerimento interessante per Zaniolo, che non lo valorizza)

EDERSON 6,5 – Giocatore imprescindibile. Attira palloni e con De Roon detta legge in mediana. Sfiora il cross di Lookman, che poi giunge a Djimsiti, è lì lì per segnare lo 0-2 ma viene anticipato da Kryskiv. Peccato per il giallo nei minuti conclusivi, entra in diffida.

Marten DE ROON 6,5 – L’olandese è infaticabile. Gioca un tempo sontuoso a centrocampo e uno altrettanto notevole nel trio di difesa. Maestro delle preventive, con Ederson stabilisce la linea oltre la quale lo Shakhtar non può andare.

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Davide ZAPPACOSTA 7,5 – In assenza di Ruggeri, il Gasp gli chiede gli straordinari. E mamma mia che partita che gioca. Corre senza sosta per 90′. E porta in campo anche intelligenza tattica. La giocata di maggior qualità è il cross morbido col destro per Bellanova in occasione del tris. Ma già nel primo tempo è sua la sponda geniale per CDK. Meriterebbe un gol ma il palo gli nega lo 0-4. Nel finale ha ancora le energie per chiudere su Bondarenko.

Lazar SAMARDZIC 7,5 – Dentro a sorpresa al posto di Retegui, svolge un saggio di danza alle spalle delle due punte. A Gelsenkirchen dà piena dimostrazione delle sue qualità, cucendo e ricamando ogni azione della Dea, e sfiorando più volte il gol. C’è il suo zampino sul raddoppio: finge il tiro e apre d’esterno per Kolasinac che poi troverà Lookman. Giocata e partita da fuoriclasse. E’ sempre più centrale per Gasp.

Charles DE KETELAERE 6 – Prestazione positiva del belga, che non dà riferimenti. Peccato però che negli ultimi metri sia troppo lezioso e impreciso. Nel primo tempo spreca due occasioni, una col mancino e una di testa. (dal 60′ Nicolò ZANIOLO 5,5 – Ancora non raggiunge la sufficienza. L’Atalanta attacca con minor frequenza dopo il suo ingresso, e manca un po’ di lucidità nelle giocate. Riceve un giallo esagerato per un contatto con Kryskiv)

Ademola LOOKMAN 8 – Scheggia impazzita, manda totalmente in crisi la difesa ucraina e lascia un segno indelebile sulla vittoria della Dea. Oltre al primo gol personale in Champions, infatti è sempre lui a conquistare la punizione da cui nasce lo 0-1 e pure a servire l’assist per Djimsiti. Batte Riznyk solo al 44′, poteva già riuscirci prima ma la traversa gli ha detto di no. (dal 60′ Mateo RETEGUI 5,5 – Si vede poco. Nell’ultima scorribanda nerazzurra non aggancia l’invito a nozze di Zaniolo. Quarto match a secco di fila). 

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All. Gian Piero GASPERINI 8 – “Bisogna cercare di giocare bene, poi il risultato è una conseguenza”, aveva spiegato in conferenza stampa. Detto, fatto. La Dea gioca non bene, di più, e prende a sberle lo Shakhtar. Anche rinunciando a Retegui dal 1′. Non dà respiro agli ucraini. Dopo un tempo le occasioni sono 14 a 0, la situazione non cambia più tardi. Lezione di calcio incommensurabile, che fa bene anche al calcio italiano. Unica nota negativa: gli infortuni di Djimsiti e Kossounou, infermeria piena, soprattutto di difensori.

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