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Thohir tranquillizza: “Ricavi da 200 milioni, Champions o no”. Moratti attacca: “C’è chi deve fare meglio”
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10 anni agoon
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RedazioneChiacchierata di oltre un’ora tra il patron dell’Inter Erick Thohir e il suo predecessore Massimo Moratti in un hotel a Milano: sul tavolo il momento poco brillante della squadra, il mercato e la situazione finanziaria.
Il magnate indonesiano in un’intervista a Goal.com indonesia ha espresso così il suo pensiero sul futuro finanziario del club, a rischio Europa: “Ricordiamoci che l’Inter è tuttora il decimo brand più forte al mondo, e i nostri ricavi viaggiano allo stesso ritmo. I nostri ricavi in caso di mancata partecipazione alla Champions League resterebbero intorno ai 180/200 milioni di €, in caso di qualificazione alla Champions aumenterebbero di circa 20/30 milioni. In sostanza, no Champions League, no problem per l’Inter. E anche la mancata qualificazione in Europa League non rappresenterebbe un problema. Ovviamente, essendo noi uno dei dieci brand più importanti del calcio globale, con una tifoseria ben consolidata, dobbiamo pensare in grande. Finire noni o decimi non è da Inter, gli obiettivi devono essere Europa League o Champions League”.
Per Thohir Mancini regalerà stabilità e un futuro importante alla squadra: “Lo abbiamo ingaggiato per tre anni e mezzo, e se lo vorrà prolungheremo. Non sono vere le voci su fantomatiche clausole. Vogliamo che la squadra abbia stabilità, perchè come dicevo prima costruire una squadra è un lavoro che richiede anni. Per questo abbiamo puntato su Mancini: condivide la nostra stessa visione, lo stesso desiderio di migliorare la squadra, anche se gli investimenti saranno per forza di cose legati al Fair Play Finanziario. Non farà il manager all’inglese, ogni trasferimento verrà concordato da lui con me e la dirigenza. Né io né Mancini prenderemo decisioni individualmente, ma lavoreremo insieme per decidere le mosse migliori per il bene dell’Inter, non sulla scia dell’emozione”.
All’uscita dall’incontro con Thohir, Massimo Moratti si è espresso così sul momento negativo: “Questa è una squadra migliorabile, ma migliorabile nel senso che chi c’è già può esprimere di più, ma serve tempo perché il cambio di allenatore è recente, ci sono giocatori nuovi e quindi serve pazienza. Ovviamente bisogna avere anche fortuna”.
Su Mancini: “Mi aspetto che faccia quello che è: un allenatore serissimo, ottimo, capace di gestire il gruppo e pieno di idee, in grado di fare bene”.
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