Pagelle
Tony e Cattivi – Vergognoso striscione esposto a Torino
Published
12 anni agoon
By
RedazioneL’irriverente Tony Damascelli e il suo punto di vista, piccante e pungente. Il meglio e il peggio del nostro calcio sotto la lente di una delle firme più prestigiose e autorevoli del nostro panorama sportivo…
TONY
DESTRO
Segna due gol alla sua ex squadra, il Siena e festeggia. Questa è la notizia, normale ma notizia. Basta con lipocrisia di quelli che conservano la calma, invitano i compagni a non esultare per non stimolare ulteriormente la rabbia degli ex sodali traditi e batuti. Balle. Un professionista è pagato per fare il proprio dovere, il gol è fra questi. Se poi ha amici, compagni e parenti tra i vecchi soci di spogliatoio li inviti a cena. Capisco, ci sarebbe poi il conto da pagare.
MARCHISIO
Doppietta nel derby. Non conta il numero dei gol ma il significato che questi hanno. Marchisio è juventino dalla nascita, non per tifo. E cresciuto nel vivaio bianconero, è eroe, protagonista, campione per grazia, o disgrazia, ricevuta. Se non ci fosse stato lo tsunami del duemila e sei che travolse la Juventus molti giovani bianconeri, come De Ceglie, Marchisio, Giovinco e altri in giro per lItalia, sarebbero rimasti dietro le quinte, in attesa di un posto occupato da qualche straniero. Ben vengano dunque i gol dei nostri virgulti e i procuratori facciamo altro.
EL SHAARAWY
Vale lo stesso discorso fatto per Marchisio. Il faraone è italiano anche se il cognome è da piramidi. Su questa miniera italiana dobbiamo lavorare per il futuro, cercando di tagliar fuori il mondo degli speculatori.
PETKOVIC
La Lazio gioca bene ma il suo allenatore non alza la voce, non perde la plomb, è una pecora bianca tra troppe pecore nere. Un esempio rarissimo di persona normale.
CATTIVI
STRISCIONE
A Torino, nello stadio della Juventus, così controllato in ogni centimetro, i soliti idioti mascalzoni hanno esposto uno striscione che insulta i morti granata di Superga. Ci sarà una multa, come è accaduto a Milano per il lenzuolo che derideva il mancato suicidio di Pessotto ma preferirei conoscere nomi, cognomi e vedere i volti di questi miserabili che dovrebbero essere espulsi da qualunque stadio. Oppure, pena massima, per quelli di San Siro obbligarli a incontrare Pessotto chiedendogli scusa e quelli di Torino, bianconeri, trasferendoli a Superga e costringerli a novanta minuti di silenzio in memoria di chi non cè più.
DE LAURENTIIS
Il suo Napoli vince e il presidente attacca la Lega. Non cè un momento di serenità, di leggerezza, di napoletana allegria. Come diceva Totò, ma mi faccia il piacere.
DEL NERI
La vedo malissimo per lex artefice del miracolo Chievo, battuto e umiliato proprio dalla sua wx squadra. Penso che Preziosi, imprenditore nel settore giocattoli, si sia stancato di giocare.
ARBITRI
Altre novità. Con la loro orchestra di assistenti, continuano a pensarne dieci e a combinarne cento. Non serve la moviola. Servono nuovi arbitri. Magari con le primarie.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”