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Torino-Milan 2-2, pagelle rossonere e contropagelle Non Evolute: disastro Romagnoli. Montella promosso o rimandato?
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8 anni agoon
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RedazioneTORINO-MILAN 2-2
La pagelle di Carlo Tagliagambe
Donnarumma: che la serata sarà di quelle difficili lo si intuisce dopo pochi minuti, quando azzarda un’uscita sconsiderata su Belotti. Poi, per due volte in pochi minuti, lo si vede imprecare contro i suoi uomini della difesa e raccogliere palloni nel sacco, prima del rigore parato a Ljajic che, di fatto riapre la gara. Poi, nel finale, chiude la cerniera con almeno un paio di interventi decisivi. Voto 6,5
Abate: serataccia per il capitano che, pronti via, vede sfuggire come saponette Barreca e Iago Falque e, non contento, omaggia gli avversari con la gentile concessione di un calcio di rigore. Meglio nella ripresa, quando almeno svirgola qualche cross per i compagni d’attacco. Voto 5
Paletta: niente da fare. Dopo l’espulsione nella gara di andata e le fatiche di Coppa Italia, anche la sfida di ritorno al Grande Torino sancisce la sua allergia al Gallo Belotti. Però, nella ripresa, ha il merito di trascinare i suoi al ribaltone, prendendo (finalmente) le contromisure al centravanti avversario, blindando la difesa e andandosi anche a conquistare un rigore fondamentale. Voto 6
Romagnoli: va in bambola completa nel primo tempo, quando non riesce in alcun modo a tamponare i granatieri avversari, che scorribandano in tutta l’area piccola e lo infilano in più occasioni. Si fa saltare in più occasioni e completa l’opera con un’espulsione assurda nel momento decisivo del match. Voto 4
Calabria: dai suoi piedi parte qualche cross degno di nota, ma la fase difensiva è assolutamente rivedibile. Rispetto ai colleghi ha l’attenuante del rientro da un lungo stop e dell’età ancora verdeggiante. Luci e ombre. Voto 5,5
dall’87’ Vangioni: S.V.
Pasalic: molle come un fico nel primo tempo, sbaglia praticamente tutto lo sbagliabile, compreso l’errore di posizionamento sul vantaggio granata. Decisamente meglio nella ripresa, quando mette sostanza e ritmo nell’arrembaggio verso il pareggio. Voto 5,5
Locatelli: fatica ad entrare in partita, preso in velocità dal gioco granata, e spende il giallo che da tempo pendeva sulla sua testa tipo spada di Damocle in vista dell’automatica squalifica. Che infatti arriva, puntuale, da scontare nella prossima a San Siro, contro il Napoli. Voto 5,5
Bertolacci: tra gli orbi del centrocampo è quello che ci vede con un occhio e, non a caso, è da una sua conclusione (pastrocchiata da Hart) che arriva la rete dell’insperato 2-1. Dai suoi piedi parte anche qualche buona giocata, ma si divora anche una nitida occasione nel primo tempo. Voto 5,5
dal 73′ Kucka: quanto è mancata la sua fisicità in mezzo al campo, dal primo minuto. Entra nella ripresa e fa capire a Montella la sua importanza nello scacchiere tattico, tamponando a destra e a manca e recuperando diversi palloni stoppando un paio di ripartenze avversarie. Voto 6
Suso: è già il più in palla di tutti nel primo tempo, quando estrae dal cilindro un tiro a giro che Hart alza sulla traversa e una punizione che accarezza l’incrocio. Nella ripresa poi, la sua bacchetta d’ebano orchestra e dirige la rimonta rossonera,con i soliti palloni tagliati che fanno impazzire la difesa avversaria. Voto 6,5
Bacca: nel primo tempo fa vedere un po’ di buona volontà ‘alla Lapadula’, traforma con freddezza il rigore del pareggio ma, nel finale, non ci crede abbastanza su un cross comodo comodo di Abate. E fa infuriare Montella. Peccato. Voto 6
Bonaventura: ha spesso il vizio di tardare a liberarsi del pallone, ma alcune sue giocate sono al limite del fantascientifico (su tutte un avvitamento lungolinea con cui si propone in area di rigore). La sua grinta e la sua classe sono preziose nell’avvicinamento al pareggio. Voto 6
dall’84’ Niang: S.V.
All. Montella: il suo Milan ha tantissimo cuore, e questo va detto. Ma è assurdo, scorrendo la formazione iniziale, rinunciare alla fisicità di Kucka e optare per un centrocampo così ‘leggero’ di fronte ad un Toro che fa dell’intensità la sua arma vincente. Però, ancora una volta, se la cava: il punto di oggi è, a tutti gli effetti, un punto guadagnato. Punto e basta. Voto 6
Le contropagelle di Alessandro Jacobone (Milanisti Non Evoluti)
Donnarumma 6 Gigione salva si il Milan dall’incubo di Istanbul parando il rigore del possibile 3 a 0, ma ha anche sulla coscienza un uscita che poteva costarci caro. Per il resto non granchè impegnato, gestisce i pericoli con la calma che gli vale la sufficienza.
Abate 6 Pur senza eccellere in nulla, prosegue la sua stagione positiva mettendoci l’anima. Che non sia Cafù lo sappiamo bene e quando decide di mettere nel cassetto il suo cd preferito “vorrei ma non crosso”, sono i compagni a non seguirlo come in occasione dell’ultima occasione della partita. Sputa sangue e questo ci basta.
Paletta 6 La forma e la brillantezza non sono quelle della prima parte della stagione, ma vista la prestazione del suo compagno di reparto oggi, tiene in piedi la baracca fin troppo bene. Non è Franco Baresi ma vista la sequela di centrali passati da milanello negli ultimi anni, c’e’ da tenerselo stretto.
Romagnoli 4 Questo voto è figlio della stima che provo per Alessio. Mi fosse stato sulle palle, avrebbe preso 2. Si perde dopo un quarto d’ora e ne combina di ogni. In collaborazione con Jack, si fa uccellare in occasione del primo goal del Torino. Sbaglia lanci e passaggi come se piovesse e mentre Montella gli chiede di mangiarsi l’erba, lui se la fuma e si fa espellere saltando la sfida contro il Napoli. Sembrava Nesta, ma nel derby Lazio-Roma del 2002.
Calabria 5 Prestazione deludente per il giovane terzino reduce dall’infortunio alla caviglia. Primo tempo pessimo con errori in fase d’appoggio e ritardi nelle diagonali, migliora nel secondo senza pero’ avere più benzina per spingere. Non il miglior modo di ritornare in campo ma Vincenzo non aveva altre scelte.
Pasalic 5.5 Il giovane centrocampista del Chelsea ha talento, nessuno lo puo’ negare. Bei tocchi e fisicità, non sono supportati dalla continuità che viene a mancare nel momento del bisogno. Viene risucchiato da una partita tutta particolare e non riesce ad eccellere. Avrà tempo per rifarsi.
Locatelli 6 Anche lui alterna giocate di personalità a momenti di pausa. Ma visti i compagni di reparto, difficile chiedere a Manuel di combattere da solo contro il centrocampo granata. L’ammonizione lo penalizza per tutto il resto della gara e gli costera’ l’assenza per la sfida a San Siro contro il Napoli.
Bertolacci 4,5 Gira spesso a vuoto e non incide nella trequarti. L’anno scorso erano stati gli infortuni, adesso sta assaggiando il campo con continuità. Dove cavolo è il giocatore decisivo di Genova?
Suso 6,5 Che dire, se non ci fosse non esisterebbe patos nelle azioni d’attacco rossonere. Da lui viene la luce, anche in serate buie come quelle di questa sera.
Bacca 6 Parte bene e fa il lavoro che gli ho sempre accusato di non fare, quello d’appoggio per i suoi compagni. Peccato che questo comporti poi poca lucidità in fase conclusiva. Ha la colpa di non aver seguito Abate nell’ultima azione rossonera. Montella se lo mangia vivo, non vorrei essere in lui alla ripresa degli allenamenti.
Bonaventura. 5,5 Jack è Jack, ma si specchia troppo spesso nelle sue qualità funamboliche. Alcune ripartenze sono state rallentate proprio dai suoi dribbling di troppo. Non nella sua serata migliore, come tutto il Milan del resto.
Vangioni s.v Il fatto che Montella preferisca un convalescente Calabria piuttosto che inserirlo in squadra, fa capire quanto l’allenatore creda in lui. Vincenzo, avesse potuto, all’infortunio del terzino italiano avrebbe messo Storari al suo posto. Kucka s.v Entra con il suo consueto spirito da guerriero ma è troppo tardi per incidere sulla gara. Uno come lui non dovrebbe mai riposare, neanche la notte.
Niang 2 Entra con la voglia di chi va a pagare le tasse; Non copre sulla fascia nel momento in cui Calabria è fuori per infortunio facendo rischiare al Milan di ritornare sotto nel punteggio; Non mette corsa neanche nell’ultimo assalto dopo essere entrato fresco come una rosa. Pessimo.
Allenatore: Montella. 5 Lancia un centrocampo troppo molle per una partita come quella di Torino. Rinunciare a Kucka è stato un suicidio e lo sa anche lui. Raddrizza la gara perché ha in mano il gruppo e l’intervallo serve appunto a lui per rinfrescare la testa dei suoi ragazzi. Cerca di ravvivare Niang inserendolo, ma i suoi sguardi al cielo agli errori del giocatore diventano presto sms agli arcangeli del paradiso.