Blog Premier – Rafa, è una standing ovation… di fischi

Non comincia certo nel migliore dei modi l’avventura di Benitez al Chelsea. Non tanto per il risultato, pareggiare 0 a 0 contro il Manchester City è comunque positivo. E’ però il contesto in cui dovrà lavorare l’allenatore spagnolo che si preannuncia incandescente. 

Furibonde le proteste dei supporter del Chelsea per l’allontanamento di una leggenda (prima giocatore, poi allenatore) come Di Matteo dal club. I tifosi non riescono a dimenticare le vittorie importantissime conseguite dal tecnico italiano, in particolare la Champions League.

 

E’il sedicesimo minuto quando tutto lo stadio dedica una standing ovation al tecnico uscente, per il quale non si contano gli striscioni di ringraziamento. Per Rafa Benitez invece, quando va bene, c’è indifferenza, per il resto solo cartelloni continuamente esposti con messaggi abbastanza chiari e diretti: ”Benitez out”.

La rivalità poi tra Chelsea e Liverpool, dove lo spagnolo è diventato a suo volta una leggenda, si è sviluppata nel corse degli ultimi anni a seguito dei ripetuti e contestati confronti nella principale competizione europea per club. La mancanza poi di una tradizione gloriosa, nella storia del calcio inglese, da parte dei londinesi, è altro motivo di tensione.

 

Ecco brevemente spiegati i motivi per cui un manager, indiscutibilmente tra i migliori del mondo, viene trattato come il peggiore dei nemici. Abramovich stesso non nutre grande fiducia nel nuovo manager avendogli proposto un contratto di pochi mesi fino al termine della stagione. Si sa e da anni che il suo sogno è Guardiola, il quale non ha voluto interrompere anzitempo l’anno sabbatico.

In molti sono convinti che a giugno sarà lui il prossimo a sedere sulla panchina dei Blues, ma allora perché ingaggiare un tecnico di primo piano come Benitez, per scaricarlo pochi mesi dopo? I giocatori avranno voglia di mettersi in discussione per qualcuno che si sa già andrò via al termine della stagione?

 

Domande a cui è difficile avere una risposta, anche perché Abramovich ha dimostrato spesso di non essere esattamente un eccellente esperto di calcio. Per attendere Guardiola, tanto valeva tenere Di Matteo fino a giugno. 

 

Non è la prima volta che per Rafa si presenta una situazione del genere: in Italia all’Inter accadde più o meno lo stesso. Chiamato per sostituire un autentica divinità come Mourinho all’Inter, non fu mai troppo amato dai tifosi per la sua volontà di tagliare con il passato recente. Per la prima volta Moratti non comprò nessun giocatore durante la campagna acquisti estiva, nonostante le richieste del tecnico, sfiduciandolo in partenza. Vinse la Supercoppa Italiana, perse quella Europea e poco prima dell’esonero portò a Milano il Mondiale per club. I problemi da lui segnalati e non risolti dalla società, sono poi stati le cause delle stagioni anonime dell’Inter post-Triplete.

 

Ora, se possibile, per Benitez arriva un compito quasi più arduo vista pure l’accoglienza dei supporter. I maligni sostengono che sia stato ingaggiato per provare a rivitalizzare Fernando Torres, che sotto la sua guida ha dato il massimo. C’è poi da portare a casa un Mondiale per Club tra poche settimane e provare l’impresa in Europa. I tifosi del Chelsea abbiano fiducia, a Stamford Bridge è arrivato un top manager, troppo spesso criticato ed accusato di avere il fato dalla sua parte.

Se si può essere d’accordo sulla notte di Istanbul, bisogna sempre ricordare che non si arriva mai in finale per caso, e soprattutto due volte. Non basta? E’ stato l’unico negli ultimi dieci anni a fermare il dominio Barca-Real nella Liga spagnola con ben due affermazioni condite da una Coppa Uefa. Da citare anche la Fa Cup e le Supercoppe vinte con Inter e Liverpool. 

Un sprovveduto non è, se poi a giugno dovrà farsi da parte per far posto a qualcun altro ci si penserà solo in quel momento. Ora società e tifosi lo lascino lavorare in pace, altrimenti ci sarà solo da perdere e per tutti.