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Brasile 2014 e la mascotte della discordia
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12 anni agoon
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RedazionePuò secondo voi il nome di una mascotte scatenare un dissenso talmente elevato da causare veri e propri atti vandalici ai danni della stessa? Ebbene sì, eccome se può! In Brasile, nel giro di pochi giorni, si sono verificate ben due episodi di questo genere. Due esemplari gonfiabili della mascotte che rappresenterà i Campionati del Mondo di Calcio nel 2014, sono andati infatti distrutti, a distanza di poco tempo, prima nella città di Porto Alegre, e dopo in quella di Brasilia.
Il gonfiabile, devastato a colpi di coltello da un gruppo di facinorosi nella capitale brasiliana, era alto ben 7 metri! Motivo di tanta ira, come detto sopra, è il nome da attribuire alla mascotte in questione: in ballo ce ne sono tre (Amijubi, Fuleco, Zuzeco) tra i quali il popolo verdeoro può scegliere il preferito tramite un apposito sondaggio.
Tuttavia, ciò non ha soddisfatto buona parte della popolazione, indispettita dalla scelta limitata a tre nomi, peraltro stabiliti da una giuria indipendente, che li ha creati cercando una sorta di fusione di alcune parole di origine portoghese che significano ecologia, blu, gioia e calcio.
La Fifa ha addirittura emesso un comunicato per cercar di riportare la calma e dirimere la questione: “Inizialmente il progetto era di coinvolgere tutti quanti nella proposta dei nomi, ma il sistema legislativo era troppo complicato per consentire una cosa simile, dunque, a malincuore, abbiamo dovuto optare per altro“.
Nel frattempo, una petizione online dove si rivendica un diverso criterio di creazione del nome ha già visto l’adesione di ben 30.000 utenti. Nella speranza che le cose possano tornare alla normalità, in modo che i simpatici esemplari in plastica di Tatu Bola (una rara specie di armadillo locale) non subiscano più simili scempi.