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Inter, Marotta: “Il calcio va considerato un sistema imprenditoriale”

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A margine del Festival dello Sport di Trento, Beppe Marotta ha indicato tre temi cruciali legati al futuro del mondo del calcio nel nostro Paese, chiesto un sistema legislativo adeguato e puntato il dito contro l’inquadramento da dipendenti dei calciatori professionisti. “Dobbiamo considerare il calcio in Italia non solo come fenomeno sociale rivelante, ma anche come importante sistema imprenditoriale – ha dichiarato il presidente dell’Inter -. Viene versato allo Stato più di un miliardo l’anno e quindi vogliamo essere ascoltati”. “Noi non siamo qui a chiedere soldi, ma un sistema legislativo che riconosca il mondo del calcio professionistico che è diverso da quello dilettantistico”, ha aggiunto. 

Poi Marotta è entrato più nel dettaglio del discorso approfondendo le singole questioni. “Ci sono tre grandi temi che ci riguardano: la competitività, che viene garantita da ricavi importanti che devono essere stabili – ha spiegato -. Poi c’è il tema dello stadio: nonostante un caso straordinario come quello dell’Atalanta, noi da decenni siamo fanalino di coda”. “Negli ultimi 20 anni sono stati fatti tre stadi, Bergamo, Reggio Emilia e Torino. Poi stop – ha continuato -. Il fenomeno stadio è un fenomeno nazionale e deve essere sotto il Ministero delle Infrastrutture, non delle soprintendenze”. “Infine c’è la valorizzazione del commerciale che va di pari passo con l’asset stadio”, ha aggiunto. 

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