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Inter, Strama conferma: “Paulinho è uno da Inter”
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12 anni agoon
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RedazioneE’ sicuramente l’obiettivo numero uno per gennaio; già in estate Branca e Ausilio hanno provato a portarlo a Milano invano. Stiamo parlando di José Paulo Bezerra Maciel Júnior, meglio conosciuto come Paulinho, centrocampista brasiliano del Corinthias. In una lunga intervista a “Tuttosport” anche il tecnico dell’Inter Andrea Stramaccioni conferma l’interesse sul calciatore: “Rappresenta uno dei centrocampisti brasiliani più interessanti, in ascesa. E un centrocampista centrale che può giocare sia in una mediana a due, sia da interno in una linea a tre. Ha le capacità di fare gol, ha tempi di inserimento particolarmente pericolosi e abbina qualità nel recupero palloni. Labbiamo seguito noi e altri club, ma ora è del Corinthians ed è giusto che sia concentrato sul mondiale per club”.
Il giovane allenatore parla anche del bellissimo rapporto con Cassano, soffermandosi di come siano arrivati a lui: “Avevo in testa una squadra con obiettivi che per un motivo o per un altro sono sfumati. Non per colpa dellInter, ma perché lo sceicco questanno ha deciso di fare lo sceicco proprio quando sono arrivato io… E così ha preso sia Lucas sia Lavezzi: erano due giocatori che seguivamo, funzionali allidea di gioco che avevamo in mente – ed aggiunge – sfumati loro, ci siamo orientati su una seconda punta. E Antonio è un prospetto tecnico di primissimo livello. Poi quando ci siamo confrontati con Moratti, Branca e Ausilio, abbiamo verificato che non solo era possibile, ma che il Milan era anche interessato a Pazzini. Così è diventato tutto più facile”. Il problema del barese è sempre stata la gestione ed il suo carattere, ma lui è tranquillo: “La maggior parte delle cose che dice sono battute, compresa quella sugli juventini-soldatini. Ma anche sul golf: oggi allallenamento gli ho detto ma tu sai che vengono i golfisti ad Appiano? Fra tutte le categoria di sportivi che potevi colpire da Fazio, proprio con loro dovevi prendertela…”.
La parte dell’intervista rilasciata al quotidiano torinese che più ci ha fatto sorridere è stata sicuramente il racconto del primo giorno ad Appiano: “Sono una persona equilibrata, mi reputo un freddo. Ma il vero momento drammatico che ho vissuto in questi mesi non sono state le sconfitte con Roma e Siena, ma il primo ingresso nello spogliatoio dellInter. Pensavo: è difficile rapportarsi con giocatori così e le loro facce valevano più di mille commenti, una volta dentro. Sembrava dicessero: E mo questo chi cazzo è? Da dove lhanno tirato fuori? Ha un nome impronunciabile, zero passato, e con lui dove andiamo?…. Mi sono fatto un training autogeno e mi dicevo: sono tutte casacchine uguali… Però, cavolo, spiegatemi come fai a dire a Milito come si deve muovere in campo…”