Pazza Inter
L’eroe Mareshki e la macchina della verità
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12 anni agoon
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RedazioneIl calcio bulgaro è probabilmente il più colpito, in Europa, dal fenomeno del calcioscommesse. La mafia locale, con la decisiva collaborazione di quella straniera, esercita un controllo sulle partite a dir poco spaventoso e non di rado si sentono accuse di presunte combine. La stessa federazione locale, per motivi ignoti, ha avviato varie indagini senza però dar dimostrazione convinta di voler risolvere la piaga che ammorba l’ambiente calcistico.
Così, il presidente della Lokomotiv Plovdiv, Veselin Mareshki, ha deciso di usare una misura drastica e destinata a far scalpore: tutti i giocatori della rosa ed ogni componente dello staff tecnico, compreso Emil Velev, allenatore, dovranno sottoporsi alla macchina della verità. A scatenare l’ira del patron bulgaro è stata la sorprendente sconfitta subita, per 1 a 0, contro il Botev Vratsa, fanalino di coda del campionato, capace di accumulare 0 punti in 5 giornate di campionato, con 2 goal all’attivo e ben 15 al passivo, prima di sconfiggere, appunto il Plovdiv. “L’onestà e il fair play vengono prima di tutto” ha tuonato Mareshki, autore di una scelta decisamente coraggiosa. In passato, difatti, alcuni presidenti della Lolomotiv Plovdiv sono stati uccisi dalla mafia locale proprio per motivi legati al calcioscommesse.