Pazza Inter
Lo strillo di Borzillo – Adesso relax: c’è tutto il tempo!
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2 anni agoon
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RedazioneQuindi abbiamo stabilito una cosa, sostanziale direi: l’Inter non aveva bisogno di cedere nessuno entro il trenta giugno, che già di per sé è una notizia. A questo punto, dopo aver lavorato alacremente per consegnare a Simone Inzaghi una squadra quasi del tutto completa per inizio stagione agonistica, quasi perché qualcuno partirà – lo diciamo sempre e lo ribadiamo con forza ancora una volta, il mercato deve essere chiuso con segno più e abbassamento del monte ingaggi – e qualcun altro, è necessario, subentrerà a chi saluterà magari senza neanche volerlo un granché ma noi tifosi questo lo sappiamo, la dirigenza nerazzurra, nera e azzurra, non blu, non qualunque tonalità di blu, i colori sociali dell’Inter sono il nero e l’azzurro, accidenti, può tirare il fiato qualche giorno dedicandosi all’arte del ritemprarsi.
Prima di tornare nell’agone proprio perché, partenza eccellente a parte, c’è un piccolo universo da cedere, prestiti onerosi o secchi, allontanamenti definitivi con tanto di ringraziamenti, non per tutti a memoria, c’è chi saluterà senza lasciare alcun rimpianto non facciamo nomi che tanto non ne vale nemmeno la pena. Ecco, rispetto all’estate passata, quando sì c’era la necessità, l’obbligo aggiungerei, di cedere entro una determinata scadenza e guardando il bilancio ci siamo resi conto della motivazione con relativa fretta nel cedere annessa, oggi manca quella roba lì, l’acqua alla gola intendo, pertanto tutto verrà fatto a tempo debito, rispettando le linee guida dettate dalla proprietà ma senza ansie, senza timori, senza cavolo devo vendere altrimenti è un casino.
Già dal quattro luglio i due ragazzi cileni potranno abbandonare Appiano Gentile, prima no per problemi legati al decreto crescita mi par di ricordare ma non entro in argomenti scivolosi di cui conosco poco e sui quali potrei collezionare incommensurabili figure di guano, quindi tralascio, dopodiché, a ruota e non necessariamente nell’ordine, seguiranno le partenze. Uno va, qualcuno entra, non proprio così ma semplifichiamo il concetto. Nel mirino nerazzurro sappiamo benissimo chi si trova: in pole Paulo Dybala, legato fin troppo alle richieste di un agente che, forse, si dice, si racconta, sta chiedendo commissioni un tantino elevate.
Beppe da Varese è uomo abile nel muoversi sui tavoli del calciomercato e, in questa situazione, sa di poter fare leva sul ragazzo, per il quale l’Inter resta comunque la prima scelta: così come prima scelta la Società nerazzurra lo è anche per Gleison Bremer, miglior difensore del campionato appena concluso, sembra passato un secolo ma parliamo di un mese fa. Anche qui grande lavoro della dirigenza interista, resta da capire fino a che punto si spingerà Cairo nelle richieste varie ed eventuali e se l’Inter deciderà di accontentarlo. Si parla tanto di Milenkovic dalla viola: costa relativamente poco, è in scadenza nel 2023, viene da una stagione non eccezionale ma il cambio modulo non lo ha facilitato, è giovane e guadagna il giusto. Però, repetita iuvant, la vera scommessa sarà liberarsi, brutto termine ma rende bene l’idea, di chi non interessa più alla causa nerazzurra. Lì dovranno essere bravi e capaci, lì dovranno dimostrare una leadership ad oggi innegabile.
Siamo in mano a Beppe, Piero e Dario.
Dormo sereno.
Alla prossima.
Gabriele Borzillo