Pazza Inter
Lo strillo di Borzillo – Perseverare sarebbe diabolico
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3 anni agoon
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RedazionePerché sbagliare è umano, caspita se lo è. Alzi la mano chi non ha fatto almeno un errore nella sua vita: ecco, non vedo mani alzate. Non ne vedo, non ne posso vedere e chi la alza sta spudoratamente mentendo o, siccome non sa che fare, è propenso a prenderci tutti per i fondelli (che scrivere culo non è bello né raffinato).
Dopo un periodo di scuri sembrano scorgersi lampi di chiarore all’orizzonte. L’Inter, che tre settimane fa pareva aver definitivamente abdicato alla corona e, per qualcuno – parliamo di coloro i quali hanno sempre e comunque da dire – avrebbe dovuto fin guardarsi le spalle onde non essere risucchiata nella bagarre dell’Europa meno importante – ho letto e sentito anche questo, mica me lo invento – si trova, all’improvviso, di nuovo in piena corsa titolo: due punti dai battistrada, una partita in meno e un calendario, sulla carta, non proprio di quelli da far tremare i polsi. Poi, siccome stiamo parlando di uno dei campionati più strani e particolari degli ultimi anni, nulla va dato per scontato. Tantomeno il famoso calendario, in questa stagione ha punito vittime illustri più lui che un professore universitario a una sessione d’esame. Quindi tralasciamo immediatamente il discorso raffronto con le dirette concorrenti, non fatevi trascinare nel giochino senza senso che poi, alla fine, non dovesse andar bene ve lo rinfaccerebbero stile cinque maggio, assurto non si capisce bene perché a simbolo del fallimento di una stagione quando, nella storia dei campionati italioti, è capitato ben più di una volta ad altre squadre di perdere il tricolore allo sprint decisivo. Ma, chissà perché, esiste solo il cinque maggio. Misteri di una certa informazione, o disinformazione mi vien da dire. Comunque non rivanghiamo il passato e pensiamo, piuttosto, al futuro. C’è Spezia da espugnare, campo ostico dove l’Inter contiana non andò oltre uno striminzito uno a uno. Oltretutto i liguri sono in piena bagarre salvezza, anche se da una posizione privilegiata rispetto a chi sta annaspando per davvero: ma un pareggio coi nerazzurri verrebbe salutato come l’impresa da raccontare ai nipotini, si fa per dire ovviamente prima che i soliti permalosoni si incupiscano senza una vera ragione. E non faccio fatica a credere che Thiago Motta cercherà una partita accorta, fatta di difesa e ripartenza. Pertanto dovremo essere pronti e attenti, equilibrati e contemporaneamente cattivi nel senso calcistico del termine, non sono ammesse distrazioni e non funzionano neppure i troppi errori sotto porta che hanno caratterizzato questo lungo e triste inverno nerazzurro.
Il destino pallonaro ci ha offerto l’ennesima chance: cerchiamo di coglierla al volo, aiutiamo gli dei del calcio e andiamo a giocarcela. Con la consapevolezza dei giorni belli.
Alla prossima.
Gabriele Borzillo