Marotta sul caso ultras: “Noi parte lesa”

Davide Giordana

Marotta sul caso ultras: “Noi parte lesa”

Dopo il pareggio contro la Juventus, altra giornata importante per l’Inter: in casa nerazzurra, infatti, si è svolto il consiglio d’amministrazione.

Tra i temi toccati quello che riguarda il ringiovanimento della rosa e il progetto dell’Under 23, con Marotta che ha affrontato anche il discorso per ciò che riguarda l’inchiesta Ultras.

Di seguito, le parole del presidente nerazzurro.

La garanzia per il futuro

Marotta ha parlato della nuova proprietà statunitense: 

“Oaktree rappresenta una garanzia per il futuro. Essere presidente rappresenta un onore e un senso di responsabilità, nell’esempio di Fraizzoli, Pellegrini, Facchetti e Moratti.

Queste vittorie sarebbero state impossibili senza il supporto di Oaktree, che ha fornito al club le risorse finanziarie necessarie per superare i momenti difficili del 2021. La fiducia che le donne e gli uomini del Club hanno sentito dalla nuova proprietà, fin dalle prime ore è una garanzia per il futuro”.

Il saluto a Zhang

“Questo documento segna anche il capitolo finale della presidenza di Steven Zhang, che ringrazio per la fiducia che mi ha accordato nel 2018, chiamandomi in Società. La sua passione per i colori nerazzurri sarà ricordata dai tifosi come parte di una eredità che ha permesso al club di vincere la seconda stella”.

Gli obiettivi stagionali

“Gli obiettivi per il 2024/2025 saranno: competere ai massimi livelli in Italia ed Europa, risanare le finanze del club, lavorare sul progetto nuovo stadio e potenziare le strutture di allenamento”.

Sul settore giovanile e l’Under 23

Tra le strategie c’è anche quella di ringiovanire la rosa del futuro: 

“Cercheremo di accentuare inserimento dei giovani, serve pazienza anche del pubblico”.

Marotta ha fatto riferimento anche al progetto riguardante l’Under 23: 

“Stiamo analizzando se dalla stagione 2025/26 potremo avere la nostra squadra”.

La situazione ultras

Marotta si sofferma anche sulla situazione ultras:

“Noi parte lesa e senza strumenti per tutelarci contro cose che non c’entrano nulla col calcio. Lo stadio nuovo aiuterà a rafforzare il rapporto sano con il tifo e con la nostra identità”.