Pazza Inter
Tutto re-Ale, Sydney pazza di Del Piero!
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12 anni agoon
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RedazioneNeanche 6 mesi fa eravamo abituati a vederlo correre con quella maglia bianconera, vederlo a Torino sotto la Mole. Da neanche un mese la vita di Alessandro Del Piero è cambiata, per andare a vederlo bisogna fare tanti tanti chilometri, bisogna attraversare il mondo. Il mondo, proprio quello pazzo di Alex. Adesso l’ex capitano bianconero è in Australia, a Sydney e domani esordirà per la prima volta nel suo stadio davanti a 30mila persone in estasi per lui.
“La Gazzetta dello Sport” è andato a trovarlo, per capire com’è la nuova vita di Pinturicchio, come si trova e quanto duri sono gli allenamenti. Dalle prime parole del numero 10 molti potrebbero non crederci: “Ci vediamo domattina. Sveglia alle 6,30”. Chi pensava che il calcio australiano fosse molto più tranquillo si sbaglia. Neanche a Torino Alex si svegliava a quell’ora, ma spiega subito il perchè: “Non ci sono alternative. L’allenamento inizia alle 10, io devo essere al campo tra le 8.30 e le 8.45 perché prima della seduta con i compagni lavoro con Giovanni Bonocore, il mio preparatore personale. C’è molto traffico e in macchina ci mettiamo 30′ se l’allenamento è alla Macquarie University e 15′ se è allo stadio. Quindi sveglia alle 6.30”. Il quotidiano milanese racconta le tappe fondamentali di una giornata, dal mattino alla sera, passando per gli allenamenti e le passeggiate pomeridiane.
Al mattino Del Piero fa colazione a casa, zona Darling Point, vicinissima al mare, proprio come a Alex piace. Sentire la natura vicina, respirare quell’aria favolosa che nel giro di un secondo ti fa dimenticare l’Italia. Una villa favolosa con un grande giardino e piscina. Molto probabilmente sarà la destinazione definitiva di Pinturicchio. Il collega di “Gazzetta” spiega come l’ex attaccante bianconero se la cavi molto bene alla guida, anche se in Australia la guida sia a sinistra. Si parte, si va all’allenamento e, sul navigatore sono memorizzate le tappe più frequenti: la casa, il campo d’allenamento, lo stadio, il ristorante preferito, alcuni punti di interesse turistico.
Ieri l’allenamento era all’Allianz Stadium: prima delle 8.30 il bar dell’impianto è già pieno di gente e in palestra si fatica a scorgere un attrezzo libero. Non solo giocatori, ma normalissime persone amanti del fitness e del benessere. Centro sportivo favoloso con piscina all’aperto con le corsie per nuotare e l’acqua riscaldata. La cosa incredibile è che in Australia non ci sono assolutamente zone vietate ai giornalisti. Vicino al campo il giornalista della rosea aspetta Ale e ad un certo punto arriva un certo Zeljko Kalac. Tuta, scarpe da calcio, berretto in testa, sigaretta e caffè in mano: è sempre lui: “Ciao man, ben arrivato. Hai visto che bella l’Australia?”. L’ex milanista non è solo il preparatore dei portieri ma anche un collaboratore di mister Ian Crook. All’improvviso arriva Ale e scherza: “Cosa fanno qui i giornalisti? Via, via… Non è possibile, ma dove siamo?”.
Domani è il grande giorno, c’è il debutto davanti al proprio pubblico. Clima sereno, nessuna tensione, altro che l’Italia. Finita la seduta tecnica, arriva l’ora del pranzo. L’opzione che va per la maggiore è il bar dello stadio: primi piatti ma molti panini “calcistici. Ve ne elenchiamo solo alcuni; per esempio c’è il “Sydney FC” (prosciutto cotto, mostarda, avocado, formaggio, lattuga, pomodoro leggero), il “Real Madrid, il «Barcellona”, ma soprattutto c’è l’ultima creazione: il “Del Piero”: prosciutto, ricotta, melanzane, carciofi, pomodori. Ma Del Piero molte volte sceglie il ristorante “Balla”, il ristorante italiano subito scoperto al suo arrivo in Australia.
Il pomeriggio è sicuramente la parte della giornata che Alex preferisce, che ogni uomo vorrebbe. Il fantasista di Conegliano, ama stare a contatto con la natura, anche perchè lui è cresciuto così. Quando si torna a casa iniziano i giochi con i bambini, la passeggiata con gli splendidi colori del tramonto, le telefonate con l’Italia. A Sydney si cena molto presto, la famiglia Del Piero ha trovato un sano compromesso tra gli orari locali e quelli italiani.
Ma adesso basta, domani c’è l’esordio casalingo e Alex sembra essere già pronto, concentrato. C’è una cosa incredibile da raccontare però. L’Allianz Stadium, casa del Sydney, non ha più magliette del fenomeno ex Juve. Nessuno, si aspettava qualcosa del genere. Nello store dello stadio si vendono solo le sue maglie, nemmeno quella del capitano locale viene acquistata. Come raccontano le scommesse, le maglie sono finite in fretta: “Abbiamo venduto tantissime magliette numero 10. Le taglie M e L, le più richieste, sono esaurite da giorni. Restano alcune XL e XXL, che finiranno domani in pochi minuti”.
Ogni maglietta ufficiale, quella prodotta dallo sponsor tecnico e completata dalle patch del club e della A-League, costa 120 dollari australiani, quasi 100 euro italiani. Solo lui, solo il più amato dagli sportivi italiani e non solo, poteva combinare tutto questo. In bocca al lupo Alex per il tuo esordio casalingo.