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VIDEO – Prodezza di Felipe Melo: para un rigore e salva il risultato
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12 anni agoon
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RedazioneStravagante, divertente, spettacolare. Tre aggettivi per descrivere un insolito e sorprendente episodio che l’ultimo weekend di calcio internazionale è riuscito a regalarci, strappandoci un buon sorriso. Un numero, allo stesso tempo, inconsueto e prodigioso, speditoci con cartolina e francobollo direttamente dal campionato turco e da un’ex celebre conoscenza della nostra serie A: quel Felipe Melo che di certo non ha lasciato un buon ricordo di sè a Torino tra i tifosi bianconeri, ma che da quando ha scelto di trasferirsi in Turchia sembra vivere una seconda “vita calcistica”. Ad Istanbul infatti sta diventando sempre più un protagonista assoluto dei successi del Galatasaray di Fatih Terim, grazie a buone prestazioni ed anche diverse realizzature. Il brasiliano è diventato un vero leader ormai per la sua squadra, tanto da indossare addirittura la maglia giallorossa numero 10.
Oltre a tutto ciò, nell’ultimo sabato di Super Lig, Melo si è cimentato in una super prodezza che ha già fatto il giro di tutto il mondo: la sfida, valida per la tredicesima giornata di campionato, è quella tra Elazigspor e, appunto, Galatasaray. All’89esimo minuto di gioco la compagine di Istanbul è avanti 1-0 (rete realizzata da Yekta Kurtulus), ma con tutti e tre i cambi già esauriti perde per espulsione diretta (fallo da ultimo uomo) il suo portiere, l’ex Lazio Fernando Muslera, autore di un’uscita sciagurata sull’attaccante della squadra avversaria: è calcio di rigore, e a questo punto, tra i pali, per salvare il risultato, deve necessariamente andare uno dei dieci giocatori rimasti sul terreno di gioco. Ed è proprio l’ex Fiorentina e Juventus a prendersi questa grossa responsabilità, con grande coraggio e personalità. Melo si sistema così sulla riga di porta e tra lo stupore generale riesce a dare sfoggio di importanti ed inaspettate qualità da estremo difensore, parando il calcio di rigore e permettendo alla sua squadra di portare a casa i tre punti. Particolare poi la sua esultanza, nella quale sembra imitare un gatto. Certamente per rimarcare il suo gesto da vero felino.