Fino alla fine
Pareggite: la malattia della Juventus! Classifiche a confronto.
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3 giorni agoon
La Juventus ha raggiunto un traguardo poco invidiabile: la “pareggite”! Con il 2-2 contro la Fiorentina, la squadra bianconera ha stabilito il nuovo record di pareggi in un campionato dopo 18 giornate, toccando quota 11. Nessuna sconfitta, è vero, ma anche solo 7 vittorie. Un bilancio che rende difficile competere ai vertici della classifica.
L’unico precedente in cui la Juventus aveva raggiunto la doppia cifra di pareggi nelle prime 18 giornate risale alla stagione 1965-66, sotto la guida di Heriberto Herrera. Era un’epoca di mediocrità per i bianconeri, che sarebbero tornati a vincere lo scudetto solo l’anno successivo, rompendo un digiuno di sei anni. Oggi, però, la situazione è ben diversa: allora il pareggio era considerato quasi una mezza vittoria; oggi è vissuto come una mezza sconfitta.
Il primato di “pareggite” nell’anno solare
Già a novembre, con il pareggio a Lecce, la Juventus aveva infranto il primato di pareggi nell’anno solare, raggiungendo quota 18. Da allora, sono arrivati altri tre pareggi consecutivi — contro Bologna, Venezia e Fiorentina, tutti allo Stadium — portando il totale a 21. Solo il Perugia del 1979, con 22 pareggi, aveva fatto peggio. Tuttavia, in quell’epoca il pareggio aveva un peso diverso, mentre oggi penalizza pesantemente le ambizioni di una squadra.
Le tappe della “pareggite”
La lista dei pareggi bianconeri è lunga e preoccupante: Roma, Empoli, Napoli, Cagliari, Inter, Parma, Milan, Lecce, Bologna, Venezia e Fiorentina. Le prime partite avevano evidenziato una certa sterilità offensiva e difficoltà nel creare occasioni da gol. Nelle ultime gare, invece, i problemi si sono spostati sulla fragilità difensiva e sull’incapacità di chiudere o gestire le partite.
Dal 4-4 contro l’Inter a San Siro, la Juventus ha perso ben 8 punti in situazioni di vantaggio. Sommando anche i 2 punti persi contro il Cagliari, il totale sale a 10, uno score nettamente peggiore rispetto alle altre big del campionato: 3 punti in più rispetto alla Lazio, 4 più dell’Atalanta, 6 più dell’Inter e addirittura 8 più del Napoli capolista. Questo dato spiega, almeno in parte, il distacco di 9 punti dalla vetta.
Classifiche a confronto dopo 18 giornate
SQUADRA | 2024/2025 | 2023/2024 | DIFFERENZA |
Napoli | 41 | 28 | +13 |
Atalanta | 41 | 29 | +12 |
Lazio | 35 | 27 | +8 |
Udinese | 24 | 17 | +7 |
Empoli | 19 | 13 | +6 |
Hellas Verona * | 15 | 14 | +1 |
Cagliari | 14 | 13 | +1 |
Genoa | 19 | 20 | -1 |
Fiorentina * | 32 | 33 | -1 |
Bologna ** | 28 | 31 | -3 |
Lecce * | 16 | 20 | -4 |
Torino | 20 | 24 | -4 |
Inter * | 40 | 45 | -5 |
Roma | 20 | 28 | -8 |
Milan * | 26 | 36 | -10 |
Juventus | 32 | 43 | -11 |
Monza | 10 | 22 | -12 |
* una gara in meno | ** due gare in meno |
Un precedente nerazzurro che può far sperare
Per quanto il quadro sembri fosco, esiste un precedente che potrebbe dare un minimo di speranza a Thiago Motta e al suo staff. Nella stagione 2004-05, l’Inter concluse il campionato con una lunga serie di pareggi, ma riuscì comunque a gettare le basi per un ciclo vincente negli anni successivi. Chiaramente, però, la Juventus di oggi deve trovare risposte più immediate, specialmente se vuole rientrare nella corsa scudetto o almeno assicurarsi un posto in Champions League.
Il problema è evidente: una squadra con ambizioni di vertice non può permettersi di “pareggiare sempre”. Serviranno decisioni rapide e interventi incisivi per curare questa pareggite che, al momento, sembra un male inguaribile.