A Novara Gonzalez è di nuovo ‘Speedy’: “Un giorno tornerò in Serie A”

A suon di gol Pablo Andrès Gonzalez sta trascinando il Novara verso una zona tranquilla di metà classifica. Dopo le difficoltà incontrate nella scorsa stagione in Serie A, con la maglia azzurra della formazione piemontese l’attaccante ha lentamente ritrovato il guizzo e la forma dei tempi migliori.

In collaborazione con Asics, Calcissimo.com ha intervistato il giocatore argentino, che in questo campionato di B è già in doppia cifra per numero di gol segnati.

Pablo, cos’ha di speciale per te la città di Novara? Tornato in maglia azzurra hai ritrovato la miglior condizione e anche quest’anno stai facendo bene… “Sono contento di essere di nuovo qua, dove ho ritrovato grande serenità. La gente mi tratta benissimo ed è molto gentile, e questo è importante per un calciatore, perché ti fa rendere al massimo sul campo”.

Dopo un inizio d’anno difficile, e gli esoneri di Tesser e Gattuso, il Novara ha trovato nell’ultimo periodo una certa continuità di risultati sotto la guida di mister Aglietti. “Sicuramente iniziare con la penalizzazione non è stato semplice. Una volta recuperati i 4 punti purtroppo è scattato qualcosa a livello mentale che ci ha condizionati. Strada facendo per fortuna la situazione si è stabilizzata e nelle ultime 6 gare abbiamo ottenuto 5 vittorie, raggiungendo una posizione di metà classifica”.

Quali sono gli obiettivi per questa stagione, sia a livello personale, sia a livello di squadra? “Per quanto riguarda le mie prestazioni, ho segnato finora 10 goal e posso ritenermi soddisfatto di quanto sto facendo. Nella mia carriera non ho mai fissato però un obiettivo per i gol o per gli assist. Speriamo di chiudere bene il campionato, perché c’è grande equilibrio e basta poco per scivolare giù in classifica. L’obiettivo è quello di una salvezza tranquilla, speriamo di raggiungerla presto, poi tutto quello che verrà in più sarà guadagnato”.

Parliamo della passata stagione, che è stata per te quella dell’esordio in Serie A. Come mai però non è stata esaltante come magari ti saresti aspettato? “La Serie A è molto difficile, io sono comunque soddisfatto di quello che ho fatto e un giorno spero di tornarci, se possibile con il Novara. A Palermo sono rimasto poco, ho giocato appena 45 minuti in Coppa, poi è stata rivoluzionata la squadra sul mercato e c’è stato un cambio di allenatore. Per me c’era molta concorrenza, per cui sono andato al Siena. Qui una serie di prestazioni di basso livello mi hanno portato in panchina, anche perché avevo davanti a me due giocatori come Emanuele Calaiò e Mattia Destro, due grandi attaccanti. Sicuramente se ho giocato poco ho sbagliato delle cose io, non è dipeso dall’allenatore, spero di aver imparato dai miei errori”.

Una delle tue qualità migliori è lo spunto in velocità, con cui superi spesso i difensori avversari. Qual è il tuo segreto? “Segreti non ce ne sono, l’unico segreto è lavorare sempre con applicazione e allenarsi bene. Così riesci a farti trovare pronto quando scendi in campo. Per mantenerti in forma devi allenarti con impegno e ascoltare i consigli dell’allenatore e dei tuoi compagni”.

C’è un soprannome o un nomignolo che i tifosi del Novara ti hanno dato? “Mi chiamano Speedy, come il topolino del cartone animato…”.