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Serie C

Turris, clamoroso! La squadra sciopera contro la società

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Turris

Situazione sempre più tesa in casa Turris. La squadra di Torre del Greco, già al centro di polemiche per le difficoltà economiche e gestionali, ha deciso di non svolgere l’allenamento odierno come forma di protesta contro la società. Secondo quanto riportato da TuttoTurris, i giocatori si sono limitati a un breve riscaldamento prima di interrompere le attività tecniche e tattiche programmate.

Questa scelta non è collegata all’esonero recente dell’allenatore Mirko Conte, ma è motivata dalle gravi problematiche economiche interne al club. In particolare, la squadra protesta per il mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre entro la scadenza fissata al 16 dicembre. Tale situazione ha alimentato il malcontento di un gruppo già provato da sacrifici economici: a settembre, infatti, i calciatori avevano accettato di ridurre il monte ingaggi, dimostrando un senso di responsabilità che, a quanto pare, non è stato ricambiato.

TURRIS IN FORTE CRISI

La crisi della Turris si inserisce in un quadro già difficile per molte squadre di Serie C, con Taranto che affronta problemi altrettanto gravi. Tuttavia, a Torre del Greco, la frattura tra squadra e società sembra ormai insanabile, con conseguenze potenzialmente devastanti per il prosieguo della stagione.

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Il malumore crescente tra i tifosi rende la situazione ancora più esplosiva. I sostenitori della Turris chiedono chiarezza e un cambio di passo da parte della proprietà, ormai percepita come lontana dalle esigenze del club. Senza un intervento tempestivo, il rischio è che la crisi sportiva si trasformi in un collasso societario, lasciando la squadra in balia degli eventi.

Resta da vedere se la protesta porterà risultati o se la Turris sarà condannata a un finale di stagione da dimenticare. Intanto, la tensione cresce e il futuro appare sempre più incerto.
Nonostante gli scandali degli ultimi anni, nulla è cambiato: la Turris resta in crisi, la Serie C vacilla, e la FIGC tace, trattando i club di provincia come realtà di secondo piano rispetto a colossi come Inter e Milan.

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