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Serie C

Serie C, Audace Cerignola: una strada ambiziosa per la categoria

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Audace Cerignola logo

di Giuseppe Petruzzini

Tra le grandi del girone C di Serie C, il Cerignola è presente, ma senza sentirsi un intruso. Dopo il pareggio in casa del Benevento, capolista del campionato, i pugliesi di Giuseppe Raffaele si confermano una delle realtà più intriganti della stagione, seppur continuando a mantenere un profilo basso.

La conferma a Benevento

Audace Cerignola

Il pareggio per 1-1 ottenuto sul campo della capolista ha dato ulteriore credibilità al progetto Cerignola. In una sfida che avrebbe potuto segnare uno spartiacque, i gialloblù hanno dimostrato carattere e qualità, recuperando lo svantaggio iniziale causato da un’autorete di Visentin grazie al gol di Jallow. Nonostante le assenze importanti di Gonnelli e Martinelli, la squadra ha giocato alla pari, suscitando gli applausi di oltre 900 tifosi giunti al “Vigorito”. Una prestazione che racconta non solo di un punto guadagnato, ma anche di una crescita evidente, frutto di organizzazione e sacrificio​.

Un gruppo solido e ambizioso

La rosa costruita dal club si dimostra competitiva e ben calibrata. Nonostante l’infortunio al crociato anteriore che ha tolto dai giochi l’attaccante Gigi Cuppone dopo un inizio promettente, i sostituti non hanno deluso. Francesco Salvemini, capocannoniere del Cerignola, è l’emblema di una squadra che trova nei suoi interpreti una grande duttilità e spirito di sacrificio. Anche gli errori, come i rigori sbagliati da Salvemini contro Potenza e Taranto, non hanno frenato l’avanzata di un gruppo coeso, determinato a non lasciare nulla di intentato​. L’Audace Cerignola non è più una sorpresa. La squadra pugliese, seconda in classifica nel girone C di Serie C, si è definitivamente affermata come una delle realtà più solide e competitive del campionato. Una crescita costante, basata su organizzazione, qualità di gioco e una mentalità vincente, ha proiettato il Cerignola tra le big, al pari di squadre blasonate come Avellino, Catania e Benevento.

Il modello Cerignola

Nicola Grieco

Alla base del successo c’è la lungimiranza della società guidata dalla famiglia Grieco, che ha rilevato il club nel 2014 quando militava in Prima Categoria. Negli anni, il Cerignola ha costruito una struttura solida, capace di coniugare ambizione e sostenibilità. Il rinnovato stadio “Monterisi” è diventato un fiore all’occhiello, e la gestione oculata ha permesso al club di ritagliarsi uno spazio importante nel panorama calcistico nazionale. La presidenza Grieco si è guadagnata rispetto anche a livello di Lega Pro, grazie alla recente elezione di Nicola Grieco come consigliere.

Cerignola, guardare avanti senza pressioni

Di traguardi specifici non si parla, almeno ufficialmente. La strategia rimane quella di lavorare partita dopo partita, lasciando ad altre squadre l’onere della pressione per i risultati. Con un mercato di gennaio alle porte e il rientro dei giocatori infortunati, il Cerignola sembra destinato a rimanere protagonista, pur mantenendo i riflettori bassi. Il sogno è vivo, anche senza pronunciarne il nome. Il Cerignola continua a sorprendere, spinto da un tifo che sogna in grande, ma con i piedi ben piantati per terra.

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