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Auguri a… 1 Aprile: Alberto Zaccheroni
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5 anni agoon
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Redazione![Calcissimo image placeholder](https://www.calcissimo.com/wp-content/uploads/2023/11/calcissimologobiancoconsfondo_01-1-1.png)
Vive le prime esperienze da allenatore con le squadre di Cesenatico, Riccione, San Lazzaro, Baracca Lugo. Dopo le esperienze con Venezia (riportato in serie B dopo l’assenza di 24 anni) e Bologna, è protagonista di una stagione con il Cosenza in Serie B, dove nonostante una penalizzazione di 9 punti salva la squadra rossoblù con largo anticipo arrivando a toccare alla fine di marzo le soglie della zona promozione. Quello alla guida del Cosenza, lo ricorderà come il campionato più bello della sua vita.
Nel 1995 passa all’Udinese, che lo ingaggia facendolo approdare in Serie A. In Friuli Zaccheroni impone il modulo 3-4-3 (schierando spesso il tridente Poggi-Bierhoff-Amoroso) e si piazza prima al 5º posto, successivamente al 3º posto.
La qualificazione in Coppa UEFA ottenuta coi friulani (inedito terzo posto, con Oliver Bierhoff capocannoniere in Serie A) gli vale la panchina del Milan, guidato nel 1998-1999 (anno del centenario della società rossonera) alla vittoria dello scudetto, vinto in rimonta sulla Lazio con sette vittorie nelle ultime sette giornate. La stagione 1999-2000, cominciata subito male per il suo Milan con la sconfitta 1-2 col Parma in Supercoppa Italiana, si chiude col terzo posto in campionato. L’esperienza sulla panchina milanista termina a marzo 2001, quando il presidente Berlusconi lo esonera dopo l’eliminazione in Champions League, scaturita dal pareggio casalingo col Deportivo La Coruña.
Nella stagione 2001-2002 subentra dopo poche giornate di campionato con la squadra al terzultimo posto a Dino Zoff a guida della Lazio. Complici anche risultati non previsti della squadra biancoceleste (come la sconfitta 1-5 nel derby con la Roma), e nonostante l’accesso in Coppa UEFA centrato all’ultima giornata grazie alla vittoria sull’Inter il 5 maggio 2002, il presidente Sergio Cragnotti a fine stagione non conferma il tecnico romagnolo, sostituendolo con Roberto Mancini.
Il 22 ottobre 2003 fu ingaggiato dall’Inter, subentrando all’esonerato Héctor Cúper. Alla seconda gara in nerazzurro, portò la squadra a vincere per la prima volta sul campo del Chievo.[Condusse l’Inter al quarto posto in campionato, qualificandosi per la Champions League, ma un mese più tardi rassegnò le proprie dimissioni.
Il 7 settembre 2006, a due giorni dall’inizio del campionato, è ingaggiato da allenatore del Torino del presidente Urbano Cairo, nell’anno del centenario della squadra granata. Assume l’incarico con la squadra in crisi, riuscendo inizialmente a ottenere buoni risultati (tra i quali la vittoria con l’Empoli nel giorno della festa del centenario dei granata) e a porre rimedio alla situazione portandola all’8º posto prima della sosta natalizia. Alla ripresa, dopo una lunga serie di sconfitte consecutive a inizio 2007, il 26 febbraio è sostituito da Gianni De Biasi.
Il 29 gennaio 2010 torna ad allenare, subentrando all’esonerato Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus: nell’occasione eguaglia Giovanni Trapattoni, essendo riuscito nella propria carriera a sedersi sulle panchine di tutte e tre le grandi del calcio italiano.
Chiamato a Torino con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la qualificazione in Champions League, debutta il 31 gennaio 2010 nella partita Juventus-Lazio 1-1. La prima vittoria è contro il Genoa 3-2 il 14 febbraio, pochi giorni dopo arriva la prima vittoria in Europa League, contro l’Ajax ad Amsterdam 1-2, competizione dalla quale la Juventus uscirà nel turno successivo col Fulham, vincendo 3-1 in casa, perdendo 4-1 a Londra. Con l’organico impegnato su due fronti e ridotto all’osso per i tanti infortuni, manca la qualificazione in massima competizione europea. Chiude il campionato al settimo posto con 55 punti qualificandosi in Europa League. A fine campionato gli scade il contratto, che non gli viene rinnovato.
Il 30 agosto 2010 entra nel ristretto club degli allenatori italiani che si sono seduti sulla panchina di nazionali straniere, assumendo l’incarico di C.T. della Nazionale giapponese, dichiarando di ritenere questo ruolo l’unica sfida di suo interesse e sperando di lasciare un’importante eredità.
Le prime quattro amichevoli con Zaccheroni CT vedono un Giappone ottimo, che batte 1-0 il Paraguay, 2-1 il Guatemala e 1-0 la forte Argentina e pareggia 0-0 con la Corea del Sud. Il trionfo più importante di Zaccheroni nel sol levante è la vittoria della Coppa d’Asia 2011, disputatasi in Qatar, vincendo il girone imponendosi addirittura 5-0 contro l’Arabia Saudita. Ai quarti di finale elimina 3-2 i padroni di casa del Qatar e in semifinale supera ai rigori la Corea del Sud.
In finale batte l’Australia 1-0 dopo i tempi supplementari, col gol vittoria che giunge al 110′ del secondo tempo supplementare per opera di Tadanari Lee. Nelle successive qualificazioni ai campionati del mondo, dopo il pari con l’Uzbekistan, Zaccheroni ha ottenuto il tredicesimo risultato utile consecutivo con la nazionale giapponese, superando i precedenti record di Zico e Troussier. n seguito a questi successi, il 18 ottobre 2011 Zaccheroni viene ufficialmente ricevuto dall’imperatore nipponico Akihito (che concede tale onore molto raramente) il quale dimostra stima e riconoscimento all’allenatore italiano per aver riportato la Coppa d’Asia in Giappone. A novembre 2011 perde la propria imbattibilità dopo 19 partite, venendo sconfitto dalla Corea del Nord. A giugno 2013 porta il Giappone a essere la prima squadra qualificata al Mondiale che si svolgerà in Brasile nel 2014. Il 28 giugno 2013 battendo i padroni di casa, vince in Corea del Sud la Coppa dell’Asia orientale, la prima nella storia del Giappone.
Il 16 ottobre 2017 diventa il nuovo commissario tecnico della nazionale emiratina. Il 5 gennaio 2018 guida i suoi al secondo posto nella Coppa delle Nazioni del Golfo, battuto in finale dall’Oman ai tiri di rigore. Un anno dopo conduce gli Emirati Arabi Uniti alle semifinali della Coppa d’Asia 2019 venendo eliminato dal Qatar. Al termine della competizione lascia la nazionale alla scadenza naturale del contratto.
Oggi Zaccheroni compie 67 anni: tanti auguri Alberto!