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Briatore sicuro: “E’ il più grande disastro della storia della nazionale”
Così Flavio Briatore ha definito il cammino dell’Italia a Euro 2024
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5 mesi agoon
“Il più grande disastro nella storia della Nazionale”. Così Flavio Briatore ha definito il cammino dell’Italia a Euro 2024. “L’eliminazione è stata uno shock, c’è stata grande confusione”, ha detto l’imprenditore, che non ci è andato leggero con Spalletti (“Forse c’è stata dell’arroganza da parte sua”) e che ha un’idea chiara di dovrebbe sostituirlo: “Allegri come ct sarebbe il top”.
“Spaleltti non ha creato un gruppo”Intervenuto a “La politica nel pallone”, Flavio Briatore non ha risparmiato le critiche: “Sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno la scelta di far giocare Fagioli”, ha spiegato. Poi l’attacco diretto a Spalletti: “Non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano senza personalità. Chiellini non era Pelè, ma non mollava e incitava i compagni. Invece adesso sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo perso: sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero contenti, sollevati”.
La chiacchierata con Allegri Spalletti non ha intenzione di mollare la Nazionalema Flavio Briatore ha già in mente anche un possibile successore: “Per me Allegri sarebbe il top come ct: non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza”, ha detto, confessando anche di aver fatto una lunga chiacchierata con l’ex allenatore della Juve: “Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre Nazionali, non siamo la Spagna”.
Solo Donnarumma Secondo Briatore, il problema principale è stato quello della mancata coesione: “Nell’ultimo Europeo vinto non eravamo i più forti, ma c’era grande coesione. Non ci fosse stato Donnarumma in vena di miracoli avremmo preso cinque gol da tutti. In questo momento non abbiamo giocatori di livello. La Francia è piena di giocatori che militano in Inghilterra, in Italia, in altri campionati. Invece i nostri, a parte Donnarumma, non li vuole nessuno all’estero”, ha concluso.