Connect with us

Tutte le notizie

Confessioni di un Galletto

L’ex centravanti della Juventus svela in che modo ha affinato il proprio ineffabile fiuto del gol…

Published

on

Siete pronti ad ascoltare le confessioni di un Galletto d’Oltralpe? David Trezeguet svela i suoi segreti…

Professione goleador

L’ex centravanti della Juventus svela in che modo ha affinato il proprio ineffabile fiuto del gol:

Ho segnato tanto e senza essere presuntuoso posso dire che era un po’ più difficile riuscirci ai miei tempi. Mi allenavo moltissimo con Ferrara, Montero e gli altri e chiedevo a loro i trucchi per farmi trovare libero. I difensori in serie A  ti facevano subito capire che cosa ti aspettava. Ricordo Couto e Mihajlovic. Ogni tanto prendevano anche il pallone…

Scuola italiana

Trezeguet definisce la Serie A come una palestra fondamentale per apprendere i movimenti del rapace d’area di rigore:

Advertisement

Io venivo dal Monaco e mi ha impressionato la cultura del lavoro della Juventus. Mi sono adeguato a Del Piero e Zidane. Restavano a lungo anche dopo la fine della sessione. Studiavamo tantissimo i movimenti, cercavo di conoscerli il meglio possibile. Cercavo di farmi trovare sul primo o sul secondo palo. Ci siamo spiegati i movimenti e mi sono trovato a mio agio. Il campionato di serie A mi ha fatto imparare tantissimo. Non è un caso che segnavo sempre in area di rigore. Dovevo essere per forza bravo nell’esecuzione non essendo molto agile e veloce.

Annus horribilis

Il 2006 fu un vero e proprio annus horribilis per l’ex attaccante francese, che si vide prima sfuggire il Mondiale con la Francia per poi sprofondare nell’inferno della B con la Juventus:

Ci eravamo ritrovati già nel 1998 ai rigori con l’Italia ma Buffon non c’era. Avevo 19 anni e mi sono preso la responsabilità con un pizzico di incoscienza. Credo e continuo a credere che ogni rigore abbia una sua storia. Gigi comunque era andato dall’altra parte, ma è stata comunque una esperienza importante anche se molto negativa. Ho sbagliato il rigore in finale e ho dovuto giocare in serie B, ma ciò mi ha reso ancora più forte e cattivo sotto porta.

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *