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Editoriale: Il valzer degli esoneri in Serie A, una stagione di sorprese e scelte rischiose
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RedazioneEditoriale: Il valzer degli esoneri in Serie A, una stagione di sorprese e scelte rischiose
di Lucia Giordano
La stagione 2023/2024 di Serie A è iniziata all’insegna di scossoni e decisioni drastiche, con diverse panchine già saltate e cambi di guida tecnica che stanno riscrivendo le gerarchie nei club italiani.
A far parlare di sé non sono stati solo i risultati, ma anche la rapidità con cui le dirigenze hanno agito, spesso sorprendendo tifosi e addetti ai lavori.
Tra i casi più eclatanti figura senza dubbio quello di Alberto Gilardino al Genoa. Dopo aver riportato il Grifone in Serie A e ottenuto risultati incoraggianti, il tecnico è stato esonerato per lasciare spazio a Patrick Vieira.
Una mossa che ha sollevato molti interrogativi, visto che il Genoa aveva battuto il Parma in trasferta e pareggiato con il Como, mostrando segni di crescita. Tuttavia, l’insofferenza della dirigenza e alcune scelte di mercato non condivise hanno portato al cambio in panchina.
La scommessa su Vieira si inserisce in una strategia di rinnovamento che cerca di dare al club una nuova identità, ma resta da vedere se sarà sufficiente a risollevare la stagione.
Anche la Roma non è rimasta immune alla turbolenza. Ivan Juric è stato sollevato dall’incarico dopo la sconfitta per 3-2 contro il Bologna all’Olimpico, un risultato che ha sancito la fine della sua avventura.
La decisione è arrivata dopo una serie di prestazioni al di sotto delle aspettative, che hanno minato la fiducia della dirigenza e dei tifosi. “Lo ringraziamo per il suo duro lavoro”, è stato il commento della società, ma dietro queste parole si percepisce la delusione per l’ennesimo progetto tecnico fallito in casa giallorossa.
Forse la decisione più sorprendente di questo inizio stagione è stata l’esonero di Daniele De Rossi. Nonostante il rinnovo del contratto fino al 2027 durante l’estate, la dirigenza della Roma ha scelto di interrompere il rapporto dopo appena quattro giornate.
Una mossa che ha lasciato molti senza parole, dato il legame profondo tra l’ex capitano e l’ambiente romanista. È chiaro che la pressione sui risultati e l’incapacità di trovare un equilibrio di gioco abbiano giocato un ruolo chiave, ma una decisione così rapida lascia pensare che ci fossero tensioni già presenti in precedenza.
Questi esoneri rappresentano una tendenza sempre più marcata nella Serie A moderna: l’impazienza dei club, unita a strategie a breve termine, porta a scelte drastiche che a volte sembrano contraddittorie.
Mentre un tempo agli allenatori veniva concesso più tempo per costruire, oggi ogni sconfitta sembra poter compromettere un’intera stagione. Questo clima di instabilità potrebbe avere ripercussioni sulla qualità del gioco e sulla crescita a lungo termine dei club, sollevando la domanda se questa frenesia sia davvero la strada giusta per il successo.
La stagione è ancora lunga e solo il tempo dirà se le scelte fatte pagheranno o se porteranno a ulteriori cambiamenti, in un campionato che si sta dimostrando più imprevedibile che mai.
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