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Editoriale Milan – Grazie Clarence, purtroppo i tifosi non contano più nulla

Published
11 anni agoon
By
Redazione
Non c’è ancora l’ufficialità ma ormai sappiamo che quella che fino a pochi giorni fa era semplicemente una sensazione, da oggi è divenuta praticamente certezza.
Di cosa sto parlando? Dell’esonero a fine campionato di Clarence Seedorf. Infatti non è stato nel il Milan, nè lo stesso tecnico o il suo entourage a dare la notizia con un comunicato o una conferenza stampa, ma nientemeno che la Bbc, la quale ha, nel pomeriggio di oggi, emanato i nominativi di coloro che faranno parte dello staff che seguirà, per l’emittente inglese, i Mondiali di calcio in Brasile in programma dal 12 giugno al 13 luglio prossimi. Di questo staff farà parte – oltre a John Terry, Rio Ferdinand e Thierry Henry – anche l’attuale tecnico rossonero.
Ovvio che, a questo punto, vien da chiedersi il motivo per il quale il “tulipano nero” abbia accettato una soluzione di questo tipo se fosse ancora l’allenatore del Milan. La risposta è quantomai semplice: cioè che non sarà lui a guidare i rossoneri la prossima stagione agonistica. Perchè il Milan ha ancora tutte le carte in regola per conquistrare l’accesso all’Europa League e quindi disputare i preliminari (già nel mese di luglio) della manifestazione continentale. Ma anche nel caso non dovessero, Montolivo e compagni, accedere ad alcunchè nel Vecchio Continente, ci sarebbe da preparare il nuovo campionato con l’ausilio proprio di Clarence Seedorf. Invece… Invece l’olandese si farà da parte dopo solo sei mesi di lavoro a Milanello e aver trovato le giuste-contrarie per risalire in classifica e porsi nella condizione di regalare l’Europa (anche se quella di… serie B) al Milan.
E allora, di che stiamo parlando… Bella riconoscenza! Ma in via Aldo Rossi probabilmente, non ne fanno assolutamente un dramma. Anzi… E soprattutto se ne fregano bellamente delle parole e dei riconoscimenti che il popolo rossonero ha riservato – anche in occasione del derby vinto dopo tre anni d’assenza e di sberle sui denti – al suo “Conducator”. La curva, insomma, non conta nulla… E solo gente da spennare e con la quale non aver niente a che fare. No, Clarence Seedorf, era troppo un signore, aveva il “phisique du rolle” e la personalità per mettere il freno a personaggi di dubbio gusto come la signorina “so tutto io” o il “Richelieu in cravatta gialla”. Ecco perchè ha dovuto giocoforza, costretto dagli eventi, a fare le valigie e salutare la truppa. Non senza però aver lasciato uno straordinario ricordo di se sia come calciatore che come allenatore. Grazie Clarence e arrivederci…!
Elio Arienti