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Esclusiva, Christian Riganò: “Kean? Sapevo che sarebbe esploso da un momento all’altro”

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva Christian Riganò, ex attaccante, tra le altre, di Fiorentina ed Empoli.

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Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva Christian Riganò, ex attaccante, tra le altre, di Fiorentina ed Empoli.

Come sta vedendo la Fiorentina?
Molto bene, benissimo. Ora è semplice, all’inizio c’è stato qualche problema, ma ora ce la godiamo, sperando che possa rimanere più tempo possibile lì in alto.

Si aspettava una partenza di Kean così forte?
No, nessuno se lo poteva aspettare. Tuttavia, le potenzialità già c’erano: giocava poco, però si vedeva che da un momento all’altro sarebbe potuto esplodere. A Firenze è arrivato come una scommessa e al momento la stanno vincendo.

Un nome per un vice Vlahovic?
C’è da capire se la Juve vuole uno a cui va bene giocare ogni tanto o uno che vuole giocare con continuità, ma in questo il ds bianconero Giuntoli è forte e saprà fare la scelta migliore.

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Le piace come D’Aversa sta facendo giocare l’Empoli?
Roberto ovunque è andato ha fatto sempre bene, ha lasciato la sua impronta e lo sta facendo anche a Empoli.

Le differenze tra calcio italiano e spagnolo?
Il calcio italiano viene etichettato come molto tattico, in Spagna invece si cerca di giocare all’attacco contro tutte le squadre, anche con il rischio di prendere 5/6 gol a partita.

Ha mai avuto un’offerta da un top club europeo?
Potevo andare alla Roma nel 2007, ma poi saltò perché il club giallorosso aveva più di un attaccante in rosa e io sono andato in Spagna.

Un allenatore che le ha lasciato qualcosa in più?
Auderi, Simonelli, Mondonico, Mario Beretta e Prandelli solo in due ritiri a Firenze perché non ho avuto la fortuna di averlo durante il campionato.

Un attaccante a cui si è ispirato?
Van Basten. Cercavo di guardare le sue cassette, ma anche quelle di Henry per il tiro da fuori area e Batistuta.

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