Esclusiva, Gregory Vignal: “Liverpool? Vi racconto l’aneddoto con Gerrard”

Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva Gregory Vignal, ex calciatore francese che tra il 2000 e il 2003 ha vestito la maglia del Liverpool.

Come vedi il nuovo formato della Champions League?
Penso che il nuovo formato sia interessante. Ovviamente è il primo anno, quindi dobbiamo vedere come va.

Che ricordi hai del tuo periodo al Liverpool?
Ho conservato alcuni ricordi davvero belli. Il Liverpool è un grande club con persone fantastiche. Inoltre, hanno nel DNA la cultura vincete. Infatti, ho vinto alcuni trofei.
Questo club fa parte della mia vita.

Ti sei trovato a tuo agio nel calcio spagnolo o hai avuto delle difficoltà?
Sì, mi sono davvero divertito in Spagna. All’Espanyol ​​abbiamo mantenuto il club in Liga, quindi è stato un buon obiettivo. Ho anche segnato un gol contro il Celta Vigo, bei ricordi.

Quali sono le principali differenze tra il calcio spagnolo e quello inglese?
La differenza tra i 2 campionati è l’intensità e l’aspetto fisico. In Spagna c’è più possesso palla e tiki taka.

Ti piace il lavoro che Slot sta facendo al Liverpool?
Slot sta andando molto bene: è in cima alla classifica e sta guidando questo club con molto rispetto e professionalità.

Chi sono i compagni di squadra che l’hanno aiutata di più al Liverpool?
Per essere onesti con tutti voi, i miei compagni di squadra erano tutti bravi, avevamo una squadra davvero forte, semplicemente vincente.

Un tuo aneddoto con Gerrard?
Un giorno in allenamento mi ha detto: “Penso che fa il tuo esordio domani amico”. E io gli ho risposto: “non lo so”. In realtà lo sapevo perché l’allenatore me l’aveva detto prima dell’allenamento, giusto per tenere il mio posto al sicuro, poiché era la mia prima partita ad Anfield contro il West Ham.

Hai mai ricevuto un’offerta dalla Serie A?
Non ho ricevuto nessuna offerta, ma mi piacerebbe allenare in Italia un giorno. Ho un buon aggancio in Italia con Christian Damiano, che era il vice allenatore di Claudio Ranieri. Quindi vedremo un giorno, incrociamo le dita.