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Esclusiva, Protti:”Con Zeman non è scattata la scintilla”

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Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva Igor Protti. L’ex attaccante, tra le altre, di Lazio e Bari ha ripercorso le tappe principali della sua carriera tra gioie e rimpianti.

Cosa ti è rimasto di Bari e cosa rappresenta per te ancora oggi Bari?
A Bari sono stati 4 anni molto intensi, fatti di enormi emozioni sia belle che brutte. Con Bari rimane un rapporto di amore reciproco: tornare a Bari è come tornare a casa. Ho avuto anche la cittadinanza dal sindaco.

Qual è l’allenatore che ti ha trasmesso qualcosa in più?
Io ho avuto la fortuna di avere moltissimi bravi allenatori . Tutti sono stati importanti, paradossalmente anche quelli con cui mi sono trovato male. Ho avuto molti allenatori forti e preparati e ognuno di loro mi ha lasciato un qualcosa.

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Come è stata la tua esperienza con la Lazio a Roma?
È stata un esperienza a due facce: la prima parte complicata, non è scattata la scintilla con Zeman, era una squadra costruita per vincere ed eravamo molto indietro. Con l’arrivo di Dino Zoff la squadra ha cambiato completamente volto e anche io ho iniziato a segnare, la squadra è arrivata 4’ in campionato e io ho fatto un gol importante e pesante nel derby con la Roma, visto che ero entrato da 15 minuti.

Cosa ti è rimasto dell’esperienza di Napoli?
La stagione a Napoli è difficile, una delle più complicate. Era una proprietà in difficoltà, tanti prestiti e purtroppo non è stata un’annata facile. Ancora oggi la gente mi ricorda con tanto affetto perché anche se non segnavo davo tutto me stesso.

Hai il rimpianto di non aver esordito con la maglia della nazionale?
Ad onor del vero credo che forse una convocazione l’avrei merita, però non ero io a decidere in quel momento. L’unico rimpianto è che l’anno prima del mio esordio in Serie A ho perso mio padre che era il mio primo tifoso.

Cosa ti è rimasto del Livorno?
Livorno è stata una storia lunghissima e importante. Sono arrivato nell’85 da ragazzino e ho promesso che sarei ritornato ad aiutare la squadra. Infatti, l’ho presa in Serie C e l’ho lasciata in A. Anche qui a Livorno ho avuto la cittadinanza dal sindaco.

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Hai mai avuto un offerta da un campionato estero europeo?
Quando ho vinto la classifica capocannonieri in Serie A c’erano molte squadre interessate a me. In Germania, Borussia Dortumund e Bayern Monaco, Celta Vigo in Spagna, Benfica in Portogallo e in un periodo si è parlato anche del Psg. Oltre l’Everton che mi ha chiamato direttamente le altre erano tutte voci che mi riportava il mio procuratore.

Il tuo partner più forte con cui hai giocato in carriera?
Se ne devo scegliere alcuni Tovalieri, Lucarelli, Casiraghi e Signori.

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