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FIGC, Abete: “Stupito dal silenzio dei club dopo la minaccia degli Ultrà”
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11 anni agoon
By
Redazione
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, si dice stupito dal silenzio dei club dopo la minaccia degli ultrà di uno sciopero generale in vista della prossima giornata di A per la questione del razzismo territoriale. “Sinceramente mi sarei aspettato che i dirigenti delle società reagissero alle prese di posizione ufficiali degli ultrà che hanno dichiarato l’intenzione di far chiudere tutte le curve sulla questione dei cori per discriminazione territoriale. Quando ci sono tifoserie che inviano un messaggio diretto, con conferenze, comunicati, dichiarazioni, minacciando di far chiudere tutte le curve, io mi aspetterei che dirigenti si esprimessero dicendo ‘voi non appartenente alla nostra tifoseria, perchè provocate un danno – ha aggiunto Abete -. La considerazione che per lungo tempo le curve sono state terreno di conquista non può costituire motivo di mancato intervento“. Ma alla domanda sul perchè le società non si siano ribellate, il numero uno federale ha replicato: “I motivi possono essere diversi, ci sono dirigenti come Lotito che hanno fatto una battaglia importante e sono sotto scorta. Ci possono essere dirigenti convinti che sia un fenomeno che non si rimuove e tifoserie per le quali è stato nutrito sempre un grande rispetto per tanti motivi. Non possiamo accettare – ha concluso – che questa situazione rimanga immutata nei prossimi anni, a doverla risolvere sono il mondo sportivo e le autorità dell’ordine pubblico. Non possiamo aspettare che rinsaviscano persone che hanno ricevuto il Daspo, nel momento in cui vedono restringersi i loro spazi di manovra“.