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FIWC Madrid, Karembeu e Mclnally ci spiegano il 4-2-3-1

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12 anni agoon
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Redazione
Lezione di calcio al Fifa Interactive World Cup 2013, dove, nella sala conferenze della federcalcio spagnola, si è svolta una vera e propria lezione di tattica con grandi campioni del passato quali Christian Karembeu e Alan Mclnally. Gli ex calciatori hanno intrattenuto una platea composta da giornalisti e giocatori virtuali di Fifa 2013, che proprio in questi giorni stanno contendendosi il titolo di campione del mondo nel torneo con sede nella capitale spagnola; sul palco è salito anche Alfonso Ramos, 24enne spagnolo attuale campione del mondo in carica della competizione virtuale, che ha vinto anche nel 2008.
Karembeu e Mclnally hanno illustrato i loro schemi di gioco preferiti, concordando nel riconoscere il 4-3-1-2 come il sistema di gioco preferito; in particolare, il calciatore francese ha parlato dell’esperienza con questo modulo ai tempi della Sampdoria, allenata allora da Sven Goran Erikkson nel 1996: “Ricordo che giocavamo un calcio molto offensivo; io e Salsano spesso eravamo in zona mediana, mentre in avanti c’era molto spazio per la fantasia di Veron, Mancini e Laigle che supportavano Montella. E’ una formazione ottima se si hanno due incontristi-mediani che si dividono i compiti e coprono bene lo spazio. In quel ruolo mi piace molto Yaya Touré, ma uno dei migliori di sempre è stato senz’altro Fernando Redondo“.
Anche Alan Mclnally ricorda, nel suo passato da calciatore di Celtic Glasgow, Aston Villa e Bayern Monaco, di aver adoperato più volte questo sistema di gioco: “E’ un sistema di gioco che funziona, come ha dimostrato il Bayern Monaco in Champions League. Il 4-2-3-1 dei tedeschi ha il suo fulcro nell’azione dei due incontristi, Javi Martinez e Schweinsteiger, che sono in grado di modificare in corsa il modulo della squadra. Quando il Bayern gestisce la palla, uno dei due si stacca e il modulo diventa un 4-1-3-2, quando invece la squadra è in attesa, diventa un 4-3-3 con il ripiegamento di uno degli esterni offensivi. E’ tutta una questione di equilibri e di sacrificio.”
Per quanto riguarda la fase difensiva del modulo, Karembeu spiega: “La fase difensiva comincia dall’attacco; è la punta che deve iniziare a sacrificarsi, rientrando e, talvolta, far uscire il marcatore per permettere l’inserimento dei trequartisti. La punta deve sempre sacrificarsi“. Mclnally sottolinea invece il ruolo chiave del pressing: “Ci sono squadre che fanno del pressing un marchio di fabbrica: è il caso del Manchester City di Mancini, del Boriussia Dortmund di Klopp, che particano il pressing alto con ottimi risultati.“
In chiusura anche Alfonso Ramos ha detto la sua: “Il mio modulo preferito a Fifa è proprio il 4-2-3-1: lo uso sempre nel ‘mio’ Real Madrid, dove Benzema è ultimo finalizzatore; credo sia il modulo che copre meglio il campo e permette alla squadra di esprimersi al meglio. Farò tesoro dei consigli ricevuti da questi grandi campioni per migliorare ancora di più il mio score!”