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Genio e sregolatezza. Semplicemente Osvaldo
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12 anni agoon
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RedazioneGenio e sregolatezza, che si tratti di vestire la maglia della giallorossa della Roma o quella azzurra dellItalia. Che a guidarlo ci sia un tecnico integralista come Zdenek Zeman o uno più accomodante (ma solo all’apparenza, eh..) come Cesare Prandelli. Pablo Daniel Osvaldo è stato il protagonista delle prime due giornate di campionato. E ha intenzione di restarlo anche per tutta la stagione.
GENIO, come in occasione della rovesciata contro il Catania o dello scavetto che non ha dato scampo a Castellazzi a San Siro. SREGOLATEZZA, quando larbitro Bergonzi gli ha sventolato sul naso il primo cartellino rosso della stagione nei minuti di recupero di una sfida già chiusa da tempo. Un rosso più che evitabile, che lo costringerà a guardare Roma-Bologna, una sfida che rappresenta la prova del nove per la banda Zeman dopo il roboante successo sul campo dellInter.
Genio o sregolatezza, prendere o lasciare. Quando si tratta di Osvaldo, non ci sono vie di mezzo. Non ci sono compromessi. In un certo senso, un giocatore che piace alla follia ai suoi ammiratori e che al contrario dà quasi fastidio ai suoi detrattori Ai quali, come in occasione del rosso preso a San Siro, hanno argomenti validi per dare spazio alle proprie idee.
Al termine della scorsa stagione, ad esempio, Cesare Prandelli ha deciso di non portare lattaccante italio-argentino a Euro 2012, facendogli scontare alcuni episodi che ne hanno caratterizzato il rendimento: la lite con il compagno di squadra Lamela a Udine, lespulsione in cui è incappato a Bergamo e Firenze, le accuse allarbitro Bergonzi (toh, sempre lui) dopo la sconfitta subita a Torino contro la Juventus e qualche discussione di troppo persino con Franco Baldini.
Sul piatto della bilancia, però, ci sono 11 gol messi a segno in campionato e qualche giocata da lustrarsi gli occhi, come quella rovesciata allOlimpico contro il Lecce cancellata dalla terna arbitrale per un fuorigioco inesistente. E siccome il destino toglie e il destino dà, la ciambella è venuta con il buco contro il Catania, proprio nella stessa porta dove era stato infilato il pallone incriminato.
Io non sono cattivo e mi scoccia che gli arbitri ce labbiano con me ha affermato il centravanti dal ritiro di Coverciano . Mi sembra chiaro che devo cambiare atteggiamento, mi sembra chiaro. In ogni caso ho già imparato dagli sbagli fatti. Solo così si cambia in meglio. Più genio e meno sregolatezza. Ma siamo sicuri che il mix a quel punto dia lo stesso risultato?