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Gravina: “Delinquenti fuori dagli stadi con l’IA”.
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1 mese agoon
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RedazioneGravina: “Delinquenti fuori dagli stadi con l’IA”.
di Giuseppe Petruzzini
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha affrontato con decisione il tema della violenza legata al tifo organizzato in un’intervista al Messaggero Veneto. L’occasione è stata l’inchiesta della Procura di Milano che ha evidenziato le infiltrazioni criminali all’interno delle curve ultras. Gravina ha sottolineato l’importanza della tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, per espellere i delinquenti dagli stadi, affermando che questo è solo il primo passo: “Il fenomeno delle contaminazioni di alcuni interessi non è solo italiano: il tifo è un insieme di capacità del saper manifestare le proprie passioni e vivere le proprie emozioni per una squadra e il gioco. I delinquenti grazie alla tecnologia, e anche l’intelligenza artificiale, vengono espulsi dagli stadi, il resto lo devono fare le istituzioni, in primis il Ministero dell’Interno che sta facendo un grande lavoro, con cui noi collaboriamo da sempre”.
La tecnologia a supporto della sicurezza negli stadi
L’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, è vista da Gravina come uno strumento cruciale per migliorare la sicurezza e garantire un ambiente sano per i veri tifosi. Il presidente ha evidenziato come la FIGC sia già attivamente impegnata in questo processo, collaborando con il Ministero dell’Interno e le forze dell’ordine. Tuttavia, Gravina ha chiarito che l’impegno della Federazione non può bastare da solo: “La tecnologia ci aiuta a identificare e isolare coloro che entrano negli stadi con intenti violenti o criminali, ma il resto del lavoro spetta alle istituzioni. Noi continuiamo a fare la nostra parte, ma è necessario che vi sia una risposta forte e coesa anche da parte del sistema legale e delle forze dell’ordine”.
La questione della responsabilità oggettiva dei club
Uno degli aspetti più discussi riguarda la responsabilità oggettiva dei club per i comportamenti scorretti dei propri tifosi. Molti auspicano che le società non siano più direttamente penalizzate per le azioni dei supporter, ma Gravina è stato chiaro sulla necessità di mantenere saldo questo principio: “Toccare la responsabilità oggettiva sarebbe distruggere uno dei pilastri di riferimento del nostro sport”. Tuttavia, Gravina ha precisato che sono state introdotte “cause esimenti e attenuanti” per situazioni particolari, al fine di non punire ingiustamente i club che fanno tutto il possibile per prevenire comportamenti inappropriati.
Un’alleanza tra tecnologia e sensibilizzazione
Gravina ha concluso l’intervista sottolineando l’importanza di lavorare anche sulla sensibilizzazione dei club e dei tifosi. Solo con un approccio integrato tra tecnologia, normative e cultura sportiva sarà possibile arginare il fenomeno della violenza negli stadi. Le società di calcio sono invitate a fare la loro parte, sia con un controllo più stretto delle frange estreme, sia promuovendo comportamenti corretti e positivi all’interno delle tifoserie. In definitiva, il messaggio di Gravina è chiaro: la tecnologia, inclusa l’IA, può fare molto per estromettere i violenti dagli stadi, ma solo un intervento deciso e congiunto delle istituzioni garantirà un cambiamento duraturo.
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