Guardiola, a gennaio il suo futuro

Guardiola ha fatto sapere che in gennaio renderà noto il suo futuro professionale. In questo momento è a New York, con la famiglia, ma difficilmente prolungherà la permanenza negli Stati Uniti oltre il limite delle scuole dei 3 figli. Pep ha intenzione di tornare ad allenare anche se, dopo l’eccellente esperienza al Barcellona, ha deciso di fare un passo in avanti, vuole ritagliarsi un ruolo stile-Ferguson: tecnico-manager in grado di influire anche sulle scelte societarie, soprattutto sul mercato. Tutte le società che finora l’hanno contattato (Milan, Manchester United, Bayern Monaco e Chelsea) sarebbero più o meno interessate a concedergli molto spazio.

GARANZIE – Ma il Milan, con Berlusconi in prima persona, sta creando una progettualità molto precisa dove la figura di Guardiola (direttore tecnico a tutti gli effetti) avrebbe un ruolo centrale e determinante. E’ chiaro che l’allenatore catalano si assumerebbe l’onere e la responsabilità di esportare e radicare il modello-Barça cercando di renderlo competitivo in tempi brevi. Tutte i club che vogliono Guardiola sono pronti a garantire un investimento economico importante. Compreso il Milan che ha bisogno di rilanciarsi soprattutto sul fronte interno dove l’appeal presso i tifosi ha raggiunto livelli minimi inquietanti.

PROBLEMA – Ovviamente l’operazione-Guardiola verrebbe varata da Berlusconi solo se il presidente decidesse di intervenire pesantemente sul mercato. L’effetto positivo degli incassi e dei risparmi concretizzati la scorsa estate (circa 200 milioni di euro) dovrà essere diluito nel corso dei prossimi anni. Ma sicuramente per ricostruire un grande Milan non basterà avere solo un grandissimo allenatore…