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Italia, la rivalsa di Samuele Ricci: dall’esclusione europea alla titolarità con la Francia

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Luciano Spalletti ha riscritto la storia azzurra di Samuele Ricci: a giugno era stato uno degli ultimi “tagliati” dalla lista dei ventisei per l’Europeo, ma contro i fenomeni della Francia gli ha consegnato per la prima volta una maglia da titolare, con annessa responsabilità dell’impostazione. Lui regista davanti alla difesa di una squadra che doveva ritrovarsi e riscattare la brutta figura dell’ultima gara disputata, l’ottavo di finale contro la Svizzera del 29 giugno a Berlino. Più facile a dirsi che a farsi. Anche perché Ricci quest’anno sta giocando alla grande da mezzala grazie agli insegnamenti tattici di Vanoli. Il ragazzo però calcisticamente è molto intelligente e ha memorizzato alla grande quello che ha imparato durante l’esperienza a Empoli. Così, con di fronte Mbappé e Griezmann, ha giocato con una naturalezza incredibile, da veterano: contrasti, tackle e regia attenta. Una prestazione totale con complimenti finali di Spalletti in conferenza stampa. “Al Torino gioca più avanti ma ha preso in mano la squadra e davanti alla difesa ha offerto una prestazione importante. Se continua così, può essere uno dei top player mondiali nel ruolo”. Un’investitura vera e propria.

Ricci è uscito dal campo sorridendo e abbracciato dai compagni, dopo aver fatto anche più di quello che gli era stato chiesto. I francesi non lo hanno pressato con ferocia e lui ha messo la sua tecnica al servizio della squadra facendola “girare” come doveva: 59 passaggi giusti, solo 5 sbagliati e 6 lanci a destinazione. “È andata bene – ha ammesso il granata in mixed zone – anche se l’emozione era tanta. Siamo partiti con il freno a mano tirato, ma poi ci siamo ripresi e abbiamo messo in campo tutte le nostre qualità. L’1-0 subito dopo dodici secondi ci ha dato una svegliata e abbiamo mostrato il nostro calcio fatto di cambi di gioco e intensità. Adesso bisogna solo dare continuità”. Spalletti in settimana lo aveva provato in regia e Samuele aveva intuito che poteva essere la sua chance, per questo ha tenuto a bada le emozioni fin dal calcio d’inizio. “È stato bello come l’esordio in azzurro e come la vittoria alla seconda presenza in A con l’Empoli, quando siamo andati a vincere allo Juventus Stadium”, ha confidato.

PER GLI ITALIANI—  Ricci della Nazionale è anche tifoso da sempre e la dedica per questa affermazione è stata automatica: “Sono felice per tutti i componenti di questo gruppo e per gli italiani perché meritavamo una rivalsa dopo l’Europeo. Io sono tifoso della Nazionale e quando vinciamo so che ci sentiamo tutti meglio… Gli elogi di Spalletti? Nel Torino gioco più in avanti, ma il mediano l’ho fatto all’Empoli e un pochino so come muoversi. Quella del mediano è una corsa diversa, più… intelligente perché bisogna per coprire gli spazi. Mi hanno aiutato molto le mezzali: con Frattesi e Tonali accanto è tutto più facile. E poi i centrali difensivi… Avanzavano sempre e mi davano un’opzione di passaggio in più”.

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