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Italia, Spalletti: “Israele? Si va a giocare con la speranza di convincere qualcuno in più”

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Luciano Spalletti, come tutto il mondo calcistico e non, vuole dire stop alla guerra in Israele per abbracciare la pace. E alla vigilia della sfida di Udine tra l’Italia e la selezione di Ran Ben Shimon, il commissario tecnico degli azzurri ribadisce il concetto ai microfoni del Tg1, lanciando un vero e proprio appello al popolo israeliano: “Si va a giocare la partita con la speranza di convincere sempre qualcuno in più, perché io penso che ci siano molti israeliani che non vogliono la guerra”.

Parole, quelle delle commissario tecnico, che sanno di un vero e proprio monito per la pace. Spalletti, infatti, ha sottolineato: “Noi dobbiamo convincere sempre qualcuno in più che questa è una cosa che deve finire”.

“Israele? Bisogna essere pronti a quelle che sono le loro qualità, alternano due sistemi di gioco. Sono tecnici in mezzo al campo, il rischio di subire delle ripartenze è alto”. Così il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, parlando ai canali della Figc, alla vigilia della sfida di Nations League con Israele. Parlando di cosa c’è da migliorare rispetto al match contro il Belgio di venerdì scorso, il ct ha aggiunto: “Serve sapere che a volte gli episodi possono ribaltare ciò che hai direzionato”. Infine, una battuta sulla formazione: “Ho ancora più di 24 ore a disposizione”. E sul suo passato a Udine: “Ho tantissimi amici che saranno a vedere la partita. Sono stato benissimo a Udine, è stato un posto che mi ha cresciuto. È una città civilissima con gente perbene. Mi emozionerò”.

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