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Juve, Chiellini giura amore alla Signora: “Pronto a rinnovare, con la dirigenza siamo già d’accordo”

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11 anni agoon
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Redazione
Giorgio Chiellini ha concesso una lunga intervista al quotidiano torinese “Tuttosport”, eccone alcuni stralci: “Abbiamo lo scudetto sempre in pugno, il che non vuol dire averlo già vinto. Ora dobbiamo portare a casa il risultato. Il calendario è apparentemente in discesa, ma le insidie ci sono, a partire dal Livorno. Pressione più su di noi o sulla Roma? Ma la Roma quale pressione dovrebbe avvertire? Hanno fatto un campionato strepitoso, al di là delle più rosee previsioni. E non me ne voglia il Napoli, ma i giallorossi hanno già il secondo posto garantito. La pressione è tutta su di noi. Siamo abituati e vogliamo fare qualcosa di storico. 100 punti? No, quello è un traguardo secondario. Siamo focalizzati su due cose: conquistare il terzo scudetto di fila e sognare fino in fondo in Europa League. La Roma, in realtà, non ha mai smesso di crederci. Lo dimostra l’esultanza di Florenzi dopo il gol al Toro. Quella non è la gioia di chi lotta per il secondo posto. Ve lo garantisco io che in passato ho giocato tante volte per il secondo, il terzo e anche il settimo posto. Un’esultanza eccessiva, come quella del Napoli dopo averci battuto? No, è semplicemente l’esultanza di chi vuole vincere, non arrivare secondo. Detto questo, noi abbiamo la nostra tabella di marcia: non guardiamo la Roma e pensiamo a vincere per tagliare il traguardo il prima possibile. È vero, l’ideale sarebbe inanellare 5 successi e arrivare sereni all’Olimpico. Noi soli contro il resto d’Italia? È così dall’inizio della stagione. Quando la Juve perde, tutti esultano sperando che i giochi si riaprano. È normale, succedeva anche all’Inter negli anni del dominio. Ma noi non vogliamo riaprire il campionato. Ci troviamo più o meno nella stessa situazione di 12 mesi fa, con la Roma al posto del Napoli. Più vinci e più sei visto come antipatico: il prossimo anno mi auguro che lo saremo ancora di più. Se Conte ci ha messo in guardia raccontandoci dello scudetto perso dalla Juve nel 2000 contro la Lazio? No, il racconto di Perugia manca. Nello spogliatoio avverto una grandissima voglia di portare avanti i due discorsi fino alla fine. Non vogliamo lasciare questo campionato perché siamo i più forti, lo meritiamo e vogliamo raggiungerlo. Il mio futuro? Con i dirigenti siamo d’accordo: presto ci incontreremo per parlarne. Appena avremo un po’ di tempo, perché adesso con tutti questi impegni e queste vittorie da inseguire siamo tutti concentratissimi“.