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L’amaro commiato di Steve Bruce
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3 anni agoon
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RedazioneDopo l’esonero, arriva l’amaro commiato di Steve Bruce, silurato a tempo di record dalla nuova proprietà del Newcastle:
Non mi sono mai sentito desiderato al St James’ Park tra critiche e offese costanti. Sin dal primo giorno è stata molto, molto dura. Ero molto orgoglioso di essere l’allenatore del Newcastle United e di mantenere questo club in Premier League ma il non sentirsi apprezzato, il percepire che le persone non aspettavano altro che un mio fallimento mi ha ferito. Ho sentito dire che ero inutile, che ero solo un enorme spreco di tempo, mi hanno definito una stupida testa di cavolo incapace tatticamente.
Capro espiatorio
A Newcastle Steve Bruce non si è mai sentito a casa, sfiduciato dall’ambiente e contestato dai tifosi, capro espiatorio a cui addossare ogni responsabilità, tacendone i meriti:
Anche se si ottenevano buoni risultati c’era sempre qualcosa da ridire. Quando arrivavano le vittorie era un caso, oppure fortuna. Il mio calcio era sempre considerato spazzatura. In alcuni casi si è andati sul ridicolo: nonostante un tredicesimo posto qualcuno ha sostenuto che eravamo comunque una squadra da retrocessione, al netto dei punti conquistato. E nel secondo anno non è cambiato niente, nonostante abbia chiuso la stagione al dodicesimo posto con ben 17 punti di vantaggio sugli ultimi tre posti. Non mi restava altro che prendere il tutto con filosofia. Del resto mi è sempre piaciuto combattere e dimostrare alle persone che si sbagliavano. Ho giocato un campionato nel campionato sia per centrare gli obiettivi che per conquistare i tifosi.