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La denuncia di Sacchi: “Manca l’orgoglio, oggi fare il ct è più difficile”
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6 anni agoon
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Redazione“Se prima era difficile fare il ct della Nazionale, ora lo e’ ancora di piu’. Non abbiamo orgoglio anche se si sta migliorando la capacita’ di giudicare perche’ quando una squadra ha dato tutto quello che puo’, va applaudita”. Arrigo Sacchi, ai microfoni di “Deejay Football Club”, non ci gira troppo intorno all’indomani del pari contro la Polonia. Per l’ex ct azzurro l’Italia “e’ un Paese che pur di vincere venderebbe l’anima al diavolo. Non abbiamo orgoglio e non sappiamo distinguere quando una vittoria e’ meritata o poco meritata. E le vittorie poco meritate portano poco futuro. Si cerca sempre piu’ il potere che il progetto che sia utile al calcio, siamo un Paese che ha tante regole ma non le rispetta”. Interrogato su Balotelli, ieri fra i piu’ deludenti, Sacchi osserva: “il calcio e’ uno sport di squadra, bisogna avere poche idee ma chiare e l’intelligenza vale piu’ dei piedi. Per questo devo andare a prendere giocatori intelligenti, che hanno generosita’, passione, professionalita’, e’ questa la benzina che porta avanti le macchine”. “Ho visto l’Under 21 – continua riferendosi alla sconfitta degli azzurrini con la Slovacchia – E’ stato vergognoso il comportamento dei giocatori, sono stati presuntuosi, arroganti. i veri nemici dei calciatori sono loro stessi se considerano normale la presunzione, l’arroganza, non essere professionali e non dare tutto”. Sacchi confessa poi che la squadra che piu’ lo ha divertito negli ultimi anni e’ l’Empoli, prima con Sarri, poi con Giampaolo e ora con Andreazzoli. “Quando hai lo spirito di squadra, puoi portare il gioco, che e’ il motore della macchina e non dipende dai piedi dei giocatori. Ma quando mancano le idee prendi invece giocatori che pensi inconsciamente possano colmare quello che non sei sicuro di avere”.