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La Superlega non piace a nessuno: da Bielsa a Klopp
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4 anni agoon
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RedazioneTutti contro la Superlega: da Boniek a Klopp, da Gravina a Bielsa!
Boniek
E’ la terza guerra mondiale calcistica, un terremoto incredibile. Ho ascoltato e letto le parole di Ceferin, sono state indubbiamente durissime. Questa situazione può essere un terremoto terribile per tutto il calcio, che può generare un effetto domino su tutto il sistema. Le società di calcio non riescono più a chiudere in pari i bilanci: le big europee sono quasi tutte in grave deficit economico e pensano di coprire le perdite con un nuovo, enorme, gettito finanziario che potrebbe arrivare da questa competizione. La verità è che hanno gestito male i propri club. Quando compri Ronaldo o Messi sai già che finirai in bianco ed evidentemente l’errore a monte è che i dirigenti di questi grandi club non hanno gestito in maniera virtuosa le proprie finanze.
Bielsa
Questa nuova competizione non dovrebbe sorprenderci. Le squadre più forti credono di avere maggiore influenza e di avere il controllo delle entrate nel mondo del calcio, ogni team pensa ai propri interessi senza considerare il resto. Sono cose che accadono anche al di fuori di questo sport: le persone di ceto sociale elevato non si prendono cura di chi è messo in condizioni di inferiorità. La Superlega è stata fondata perché le squadre importanti sono alla ricerca di maggiori guadagni rispetto a quelli attuali, i potenti diventano più ricchi e i poveri restano poveri: non fa bene al calcio perché è nato come sport aperto a tutti.
Klopp
Capisco la rabbia dei fan a causa della Superlega. Non so esattamente il motivo per cui questi 12 club hanno preso questa decisione. Ma… è sempre ‘più partite, più partite’. Si tratta di più soldi, nient’altro. Ho la stessa opinione che avevo sulla Superlega. E’ difficile, le persone non sono felici e io non sono coinvolto. Liverpool è più di alcune decisioni. Il mio obiettivo è sempre stato quello di far parte della Champions. Mi piace l’idea che il West Ham la possa giocare.
Gravina
Ribadisco il nostro no alla Superlega. L’unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta UEFA sulla Champions League, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l’adesione a questo progetto pone gli stessi club al di fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA. Il patrimonio sportivo e culturale delle singole competizioni rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi torneo internazionale, vogliamo difendere il merito sportivo e la possibilità per ogni squadra di inseguire un grande sogno, insieme ai propri sostenitori. Il calcio è dei tifosi, va modernizzato, ma non snaturato. Il calcio è partecipazione e condivisione, non è un Club elitario.