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La vedova Raciti sugli scontri di Coppa Italia: “Lo stato ha perso, poteva esserci un altro Raciti!”

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11 anni agoon
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Redazione
Intervistata dal Corriere Della Sera sugli incresciosi fatti dell’Olimpico, la vedova del poziotto Filippo Raciti (rimasto ucciso negli scontri tra ultras catanesi e la polizia nel 2007) Marisa Grasso, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Siamo rimasti sotto shock io e i miei figli, il trauma per la morte di mio marito è riemerso e ci siamo sentiti offesi e umiliati, un’altra volta” – dice in riferimento alla maglia del tifoso napoletano Genny ‘a Carogna che innegiava a Speziale (l’uomo che, secondo la procura, avrebbe ucciso Raciti)- “Ci siamo vergognati perchè lo stato è impotente, e i vertici dello stato pure, visto che erano in tribuna all’Olimpico a pochi metri dagli incidenti. Tutti hanno dimenticato, perchè il dolore non è capitato a casa loro, ma a casa mia. Lo stato è debole e ieri si è vista tutta la sua debolezza“.
Sulla maglietta che inneggiava a Speziale: “Mi ha ferito, perchè vedere che un prepotente inneggiava il nome di un assassino mentre imponeva a tutti la sua decisione è un qualcosa di assurdo. Io ho lottato anni per avere giustizia, e vedere quella maglietta mi fa sentire indignata. Non ho ricevuto una telefonata che sia una dai vertici dello stato. E ieri poteva esserci un altro morto, un altro Filippo Raciti che -per fortuna- non c’è stato”.