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Lazio, Lotito: “In Supercoppa non saremo vittima sacrificale della Juve”
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11 anni agoon
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RedazioneNel corso di una lunga intervista concessa in esclusiva al “Corriere dello Sport”, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha toccato vari temi, a cominciare dalla sfida alla Juve in Supercoppa e continuando col mercato. Queste le parole del patròn biancoceleste:
Questa l’estate più bella da presidente?
“Se dovessi fare un consuntivo di questi giorni e degli impegni affrontati tra luglio e agosto, visto il caldo di Roma, direi di no Diciamo che stiamo cercando di allestire una squadra ancora più competitiva salvaguardando gli equilibri economico-finanziari di una società che, vorrei ricordare, parte svantaggiata rispetto alle concorrenti. Ogni anno dobbiamo onorare una rata di tasse non pagate dalla precedente gestione con il Fisco per 6 milioni di euro. Significa accollare sui conti della Lazio la cifra equivalente del bilancio di un club di serie B“.
Ad alimentare ancor di più l’entusiasmo in casa biancoceleste potrebbe essere la vittoria in Supercoppa
“Non sono abituato a fare pronostici. Sarà una partita difficilissima. Affrontiamo la squadra più forte del campionato e che è diventata ancora più forte dopo lo scudetto. Ma, come Lazio, siamo convinti di non voler diventare gli agnelli sacrificali. Mi auguro sia una partita vinta sul campo. Se la squadra si presenterà determinata, unita, concentrata come è accaduto nella finale di Coppa Italia con la Roma oppure nel 2009 a Pechino con lInter di Mourinho, allora limpresa diventerà possibile. Mi auguro prevalga, sotto forma di risultato, il merito“.
Dopo una lunga querelle sulla location della Finale di Supercoppa si è optato per l’Olimpico
“Poter giocare la finale di Supercoppa a Pechino avrebbe dato un respiro internazionale allevento e una possibilità di sviluppo importante per una società come la Lazio. In un momento di contrazione economica come quello che vive il nostro Paese avrei preferito Pechino per sviluppare sinergie, per la valorizzazione del marchio e per altri aspetti importanti nella vita della società. La Lega ha stabilito che dora in avanti lOlimpico, inteso come stadio nazionale del Coni, possa diventare la sede fissa della Supercoppa come già succede per la Coppa Italia. Questo è un orientamento. Resta da risolvere il problema con la Cina e gli adempimenti legati allultimo anno di contratto. Rispetto a un mese fa spero che le tensioni si siano attenuate. Siamo già a 44 mila biglietti venduti, manca più di una settimana alla partita, speriamo che lo stadio Olimpico si riempia e non è poco considerando il 18 agosto a Roma. Se pensiamo che la Juventus fattura 250 milioni di euro lanno dovrei dire che stiamo discutendo di quisquilie E poi scusate, se si è discusso non è mica una responsabilità della Lazio “.
Una gara quella con i bianconeri che potrebbe decretare già l’antiJuve
“No, è troppo presto e non è possibile fare questo tipo di valutazione. Tante altre squadre si sono rinforzate in modo importante. Sannuncia un campionato molto difficile, altamente competitivo. Penso allInter, alla Juventus, alla Fiorentina, al Napoli, alla Roma, al Milan. Non le ho messe in fila, le ho elencate in ordine sparso. Ma tutte hanno qualità e aspettative elevate. Io mi auguro che la Lazio riesca a esprimere tutte le proprie potenzialità e dia soddisfazione ai propri tifosi“.
Gara che Lotito si aspetta di giocare con Stefano Mauri in campo
“Non sono abituato a misurarmi con le speranze o con i pronostici, ma con i fatti. Allo stato attuale cè una sentenza di primo grado di un organo come la Disciplinare che ha inflitto uno stop di sei mesi. Mi auguro che attraverso liter giudiziario sportivo Mauri riesca a dimostrare come sono andate realmente le cose. La verità non può essere quella che una persona riferisce di aver ascoltato da unaltra persona senza trovare riscontri nella realtà dei comportamenti. Non mi basta sapere che Zamperini e Mauri si sono fatti 80 telefonate per condannare una persona se non so cosa si sono detti“.
Tornando al mercato, la Lazio è l’unica in Italia ad aver comprato senza dove vendere
“Significa che abbiamo la volontà di accrescere le potenzialità e la qualità della squadra. Vogliamo renderla più competitiva. Dipenderà molto dalla resa dei giocatori. Ad oggi, tutti quelli che avevamo in organico, sono stati valutati in modo positivo. Hanno avuto un buon rendimento, facendo parte integrante di un gruppo che ha voglia di continuare a crescere. Non è intenzione della società fare cassa attraverso i suoi gioielli. I gioielli devono restare con noi. Lo dicevo nel 2004 quando ho preso la Lazio. Un grattacielo non si costruisce sulla sabbia, ma sulle basi di cemento armato. Oggi fatturiamo un terzo rispetto alla Juventus e ci portiamo dietro un bilancio ulteriore di un club di serie B, ma attraverso la programmazione, lorganizzazione, lo spirito di sacrificio e una compattezza interna si possono raggiungere risultati ambiziosi. E questo si può fare, un passo alla volta, senza alienare i nostri giocatori. Tutte le azioni di mercato sono sempre state funzionali alla crescita della squadra. E successo di aver venduto alcuni giocatori, gli ultimi sono stati Kolarov e Lichtsteiner, ma soltanto perché lo avevano chiesto loro. E quelle risorse vennero reimpiegate per accrescere ed alzare la qualità e il livello della squadra“.
Dopo che la Champions negli ultimi anni è sfuggita per un soffio, deve essere l’obiettivo di quest’anno
“Lobiettivo è quello di dare il massimo. Sarei felice se la Lazio si esprimesse al 100 per cento, confido nelle potenzialità della squadra, sappiamo di aver allestito un gruppo importante ma anche che può capitare di non raccogliere ciò che si semina. Nella passata stagione siamo stati altalenanti per diversi motivi, quelli che chiamo i fattori imponderabili. Siamo partiti a razzo e poi siamo calati in campionato, penalizzati dagli infortuni. In Europa League non meritavamo di uscire ai quarti, sapete tutti come è andata. Poi è arrivata la Coppa Italia. Speriamo questanno di essere continui e di durare dallinizio alla fine“.
E se si domanda a Lotito se il mercato della Lazio è chiuso, lui risponde così:
“Lo ripeto spesso. Noi siamo sul mercato 365 giorni lanno h24. Il negozio è aperto, non ho un orario in cui devo per forza alzare o abbassare la saracinesca. Faccio un esempio. Felipe Anderson lo volevamo e lo abbiamo trattato a gennaio, poi è arrivato a luglio. Il mercato è in funzione di ciò che succede, per migliorare la squadra non ci siamo mai tirati indietro. Ma un eventuale ingresso non è legato alle necessità. La grande soddisfazione di questa estate è che abbiamo portato a casa tutti gli obiettivi, e parlo dei giocatori, che volevamo. Li abbiamo presi tutti, non ne è saltato uno“.
Il presidente biancoceleste fa chiarezza anche su Perea:
“Perea sarà un giocatore della Lazio, è già stato acquistato, bisogna liberargli il posto. Stiamo lavorando per questo, lo tessereremo sicuramente. Ci sono stati degli intoppi e degli imprevisti. Succede quando uno ti dice una cosa e poi non la fa. Io se prendo un impegno lo onoro. Purtroppo non è così per tutti, ma risolveremo tutto“.
Si parla anche della questione Hernanes:
“Come abbiamo già fatto per tanti altri giocatori, dopo la fine del mercato ci metteremo intorno a un tavolo e vedremo il da farsi. Esiste uno spirito di collaborazione, cè un buon rapporto con il giocatore e con chi lo rappresenta, lo abbiamo constatato anche in tempi recentissimi. Cè da parte nostra la volontà di proseguire e mi sembra ci sia anche dallaltra parte. Sono convinto che non si creeranno contrapposizioni. Ad oggi nessuno ha bussato alla porta, non mi fascio la testa prima di essermela rotta. Sono abituato a pormi un problema quando esiste, non prima. Non faccio voli pindarici oppure onirici. Non mi costruisco un film. Posso soltanto rispondere che la società non ha lobiettivo di disfarsi di Hernanes, tuttaltro. Non cè questa possibilità, non lho messo in vendita e mi sembrava di essere già stato chiaro“.
Tiene banco anche la questione Libor Kozak:
“Lalienazione di Kozak passa dalla volontà del calciatore. E giovane, vede che alla Lazio non ha tanto spazio, ha ambizioni di giocare titolare, con maggiore continuità, come ha fatto in Europa League, dove è stato il capocannoniere del torneo. Passa attraverso la volontà di Kozak lipotesi di cessione. Ma ho sempre detto che qualsiasi azione di mercato devessere in funzione di una crescita della squadra, non può essere una diminutio. Quindi, se accadrà, nuove risorse verranno utilizzate per migliorare“.
Si è parlato in questi giorni molto di Alberto Gilardino
“Non lo so, Preziosi è un amico, di battute se ne fanno tante. E poi se dovessimo dare retta a tutti i giocatori che sono richiesti o che sono offerti Posso dire che abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa fare e quello che serve, ci muoveremo di conseguenza“.
Ecco cosa chiede Lotito al suo tecnico:
“Io chiedo allallenatore di far esprimere la squadra al 100 per cento. Una qualità di gestione allinsegna della qualità della squadra. Deve portarla alle condizioni e alla concentrazione giuste per potersi esprimere al massimo. Sappiamo quali sono gli obiettivi e le difficoltà. Limportante è esprimersi. Abbiamo un buon rapporto con lallenatore. E un rapporto di rispetto, di considerazione, di stima reciproca e su questa base bisogna creare insieme un percorso per la crescita e il rafforzamento della Lazio, senza alcun retropensiero“.
Il contratto di Petkovic scade però nel 2014
“Sto cercando di sminare questa mentalità. Il rapporto tra un allenatore e la società è come un matrimonio tra moglie e marito, si persegue un fine comune, vale a dire la crescita della squadra, ottenere migliori risultati con il minor sforzo possibile. Se tutte le componenti remano nella stessa direzione, è più facile. Determinano un rapporto costruttivo senza scadere negli individualismi, si lavora nellinteresse primario della società. Con Petkovic cè assonanza totale. vede la squadra come un collettivo, non ci devono essere ruoli di primedonne, il valore assoluto è quello del gruppo. Parlo di sinergia, di rapporto simbiotico: se viene meno cè una preminenza del valore individuale“.
Tanti acquisti, ma soprattutto tanti giovani di belle speranze per la Lazio
“Vedete. Sono in controtendenza rispetto a quello che dicevano i mezzi di informazioni. Lotito non si occupa dei giovani, mi rimproveravano. Le risposte sono documentate con i fatti. Abbiamo vinto lo scudetto Primavera, cè una sinergia con la Salernitana. E un processo di crescita fatto in casa. Penso ai ragazzi allevati a Formello. Prima Kozak, ora Rozzi, Crecco e gli altri. Cè un filo comune conduttore. Non dobbiamo copiare dal Borussia Dortmind. Io questo tipo di politica lho cominciata a fare nel 2004, parlavo di una casa costruita sul cemento armato e non sulla sabbia. La società ha seguito un percorso, ora abbiamo un giornale, una radio, una televisione tra le migliori del settore per rendere più appetibile il prodotto Lazio, ma anche per avere maggiore appeal nei confronti dei giovani calciatori. Guardate Keita e poi Tounkara, ora Seck. Questo è il terzo ragazzo che viene a Formello dal Barcellona, non una squadra qualsiasi, significa che abbiamo appeal. E che cè una capacità organizzativa importante. Io so perché. La filiera, la catena di comando, è molto corta, limitata, ristretta, così porta ad unefficienza e a una programmazione che aiuta nel raggiungimento dei risultati“.
A breve però dovrebbe partire il progetto Academy
“Mi dicono, ma che ci vuole a fare i campi? Perché Lotito non parte? Il progetto è pronto, appeno ho il pezzo di carta in mano, parto per agire in tempi rapidissimi. Aspetto lok dal Comune di Formello. Ma intanto già molte cose abbiamo fatto allinterno del centro sportivo, gli studi televisivi e la radio per avere maggiore appeal, per riscoprire lorgoglio dellappartenenza. Ora, dopo aver rinnovato gli spogliatoi, stiamo ristrutturando il comparto tecnico. LAcademy è il futuro, tutto questo rappresenta anche un esborso di risorse, ma è fondamentale per la crescita del settore giovanile e della società. Sono al lavoro, in autunno speriamo di avere le autorizzazioni. Non stiamo parlando di ventanni“.
La chiusura è su Miro Klose, continuerà a giocare dopo il Mondiale?
“Ci auguriamo, se mantiene questa forma, che possa continuare a giocare con la Lazio, ma dipenderà solo ed esclusivamente da lui“.
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