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Lazio, Lotito perseguitato: “Vogliono che venda”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato a Il Messaggero soffermandosi sul rapporto oramai logoro con i tifosi biancocelesti.

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Pietro Sciamplicotti (Calciostyle)

Lazio, Lotito perseguitato: “Vogliono che venda”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato a Il Messaggero soffermandosi sul rapporto oramai logoro con i tifosi biancocelesti.

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Claudio Lotito, patron della Lazio, non ne può più di insulti e minacce, per via telefonica, che giornalmente lo accompagnano durante le sue giornate. Infatti, il numero uno del club biancoceleste è oramai perseguitato da diversi tifosi della Lazioche lo tormentano da anni. Lo stesso senatore, come riporta Il Messaggero, ha richiesto al Senato di far mettere sotto controllo i recapiti telefonici.

Una situazione inusuale, visto che normalmente sono i pm che richiedono ai politici i dati telefonici. Inusuale come quella vissuta da Lotito che non vede mai smettere di squillare i 4/5 telefoni che tiene in tasca.

Lazio, Lotito perseguitato

“L’ultimo mi ha chiamato tre minuti fa… Minacce, insulti. Chiamano con lo sconosciuto e pensano che non li scopro, ma adesso scopriamo chi sono. Vogliono che venda la società, ma la Lazio non è in vendita. Io sono da sempre un combattente e mai un reduce, ma a tutto c’è un limite e qui è stato superato. Stampano manifesti, li attaccano sui cavalcavia… Si rende conto? Sono presidente da vent’anni e non mi sembra che la Lazio stia fallendo.

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Dopo la Juve è il club con più trofei in Serie A, ha sempre posizioni decenti in classifica, i conti in ordine e un fatturato trasparente. Non sono mica una cicala, ma una formica. Lo sa che in biglietteria ho ancora il nipote di Cragnotti? E che non ho mai chiesto un euro per un’auto aziendale o un rimborso? E poi lo stipendio: la Consob mi ha costretto ad assegnarmi un emolumento”.

Il patron biancoceleste si è poi lasciato sfuggire un commento sul calciomercato ed in particolare su Federico Chiesa, sogno del club capitolino: “Non si possono pagare stipendi da 7-8 milioni di euro l’anno, ci sono regole e parametri da rispettare. Ci sono società con patrimoni netti negativi da 500 milioni di euro che dovrebbero portare i libri in tribunale”. Per caso si riferisce alla Roma? Risponde e conclude Lotito: “No, i nomi li sta facendo lei”.

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