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Leader low cost, non solo Paperoni nello sport
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12 anni agoon
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RedazionePer fortuna nello sport lequazione soldi uguale vittorie non è sempre valida. Nel calcio, in particolare, sappiamo come spesso non vinca la squadra pronosticata come la più forte.
Ultimamente però, con la crisi economica che ha colpito anche lo sport e i suoi padroni, si era pensato che quei pochi in grado di spendere avrebbero monopolizzato lo scenario. Limprevedibilità dello sport però riesce ancora ad esistere e a piazzare qualche sorpresa, anche se parziale.
In Italia, il caso più eclatante e clamoroso è al momento la leadership solitaria nella Serie A di basket di Varese, mentre Milano, costruita a suon di investimenti importanti, vive una crisi nerissima e dominatori degli ultimi anni di Siena sono in un periodo di transizione. Varese si fa forte di una cultura societaria che trova le sue radici nella storia stessa del basket italiano (una stella sulle maglie e cinque Coppe dei Campioni in bacheca), da anni sopravvive grazie alla competenza dei suoi tecnici e degli scout che, con poche risorse, fanno miracoli. Arriveranno i play off e tutto sarà rimesso in discussione, ma per ora la squadra è da applausi.
Nel calcio, possiamo ricordare il caso della Francia. La Ligue 1 è il campionato che sta vivendo la marcia di conquista di qatarioti (PSG) e russi (Monaco) che stanno investendo milioni per arrivare a vincere. Ma dopo che nel 2008 si è chiuso il dominio del ricco Lione, il campionato lo hanno vinto tre squadre diverse in tre anni e le ultime due non fanno certo parte dellaristocrazia del calcio nazionale (Lille e Montpellier). Ad oggi, in testa al campionato cè il Lione in versione low cost, che conta sempre su ottimi giocatori acquistati nel periodo delle vacche grasse (Lisandro Lopes, Gomis ), ma che da un paio danni vende molto più di quanto compri. Il +5 sul PSG per ora è motivo di grande orgoglio per gli uomini del presidente Jean-Michel Aulas.
Se proprio non si possono definire degli squattrinati, anche la crescita negli ultimi anni della Red Bull in Formula 1 è stata una sorpresa e a suo mondo a sconvolto il mondo della velocità. Spezzando il dominio delle più titolate e prestigiose scuderie (Ferrari e MCLaren-Mercedez), quella che era la scuderia Minardi è diventata la squadra da battere e da tre anni vince il mondiale con il nuovo talento del volante Sebastian Vettel.
Insomma, per arrivare in alto ci vogliono i mezzi, ma cè chi riesce ad impiegare al meglio le poche risorse che ha a chi riesce a fare di necessità virtù. Non sarà sempre una regola quella che si può vincere anche con pochi soldi, ma a volte succede e speriamo che succeda anche in futuro.
Chiudiamo questa riflessione con una delle massime che arrivano dal pianeta Barcellona, che ricordiamo ha costruito la grande squadra di oggi praticamente a costo zero: i vari Piqué, Xavi, Messi, Iniesta, Puyol e tanti altri arrivano infatti tutti dalla cantera e sono costati quasi zero al club. In Catalona si dice che Il Real i palloni doro li compra, noi ce li facciamo casa.