Connect with us

Tutte le notizie

L’Italia dei debuttanti

Published

on

Davide Giordana (Calcio Style)

Euro 2024: é l’Italia dei debuttanti

Quella che si appresta ad Euro 2024 é una Italia di debuttanti. Ben quindici convocati su ventisei non hanno mai disputato un minuto agli Europei.

Advertisement

È vero, l’Italia ha vissuto un trionfo memorabile a Wembley nel 2021, ma ora si trova di fronte a una nuova sfida: quella di Euro 2024 in Germania. La squadra guidata da Luciano Spalletti sta cercando di difendere il titolo conquistato, ma i pronostici non sembrano favorevoli.

L’inesperienza di alcuni debuttanti potrebbe essere un fattore, ma non necessariamente un difetto. Spesso, infatti, la freschezza e la determinazione dei giovani possono portare sorprese positive.

Quindici debuttanti agli europei

Tante nuove leve rispetto al passato, esponenti di un ricambio generazionale che, come tutti ci auguriamo, possa regalare i frutti sperati. Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport‘, infatti, sono ben 15 i giocatori mai impiegati finora in una fase finale degli Europei.

Advertisement

Degli 11 convocati in almeno un’edizione fanno parte anche El ShaarawyMeret e Raspadori, che Mancini fece subentrare negli ultimi quindici minuti del match col Galles.

Calafiori

Ci sono poi 6 uomini che non hanno mai giocato un minuto in incontri ufficiali: tra questi troviamo Calafiori, le cui uniche due presenze in azzurro coincidono con lo spezzone finale contro la Turchia e i 90′ nel successo sulla Bosnia.

95′ in totale che hanno convinto Spalletti a confermare il bolognese nella lista dei convocati per la rassegna tedesca.

Advertisement

Italia sottotraccia

La fiducia accumulata da giocatori come Frattesi e Scamacca durante la stagione con i loro Club (Inter Atalanta) può sicuramente contribuire a colmare il gap in termini di esperienza nelle partite internazionali.

Spesso, l’Italia ha dimostrato di brillare quando è considerata l’outsider e, questo status di “underdog”, potrebbe essere un vantaggio.

Sottovalutare i campioni d’Europa in carica, insomma, sarebbe un errore.

Advertisement