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Lothar Matthaus e quei due rigori sbagliati: da idolo a bersaglio della collera dei tifosi del Gladbach!
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2 anni agoon
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RedazioneCome Gunther Netzer, il suo illustre predecessore tra le fila del Gladbach, anche Matthaus viene ceduto e la notizia della sua cessione viene svelata dal diretto interessato a stagione in corso, con il Borussia che si sta giocando il campionato in un avvincente testa a testa con Amburgo e Stoccarda. L’acquirente stavolta non è però il Real Madrid, bensì l’odiato Bayern Monaco, il club più ricco e invidiato di Germania, che con la sua enorme disponibilità economica “saccheggia” i piccoli club come il Gladbach dei propri talenti. La notizia dell’ormai prossimo approdo di Matthaus in Baviera determina una profonda spaccatura all’interno dello spogliatoio e scatena l’indignazione dei supporters del Borussia che, sentendosi traditi da quello che consideravano il loro eroe, cominciano a prenderlo di mira, facendone il bersaglio della loro collera. Dagli spalti del Blokelbergstadion, ogni volta che Matthaus scende in campo, si leva, rabbioso, il coro “Giuda! Giuda!” al suo indirizzo. L’atmosfera per il giovane centrocampista si fa pesante e a risentirne è inevitabilmente il suo rendimento. Alla ventottesima giornata della Bundesliga 1983-84, Matthaus fallisce un calcio di rigore nella gara interna contro l’Eintracht Francoforte: l’1-1 finale costa ai Fohlen la testa della classifica e, neanche a dirlo, l’errore dal dischetto fa del promesso sposo del Bayern il capro espiatorio perfetto. Il Borussia riuscirà a riconquistare la vetta, ma in coabitazione con Stoccarda e Amburgo, che, in virtù di una migliore differenza reti, si piazzeranno davanti ai Puledri, che chiuderanno amaramente al terzo posto. Le delusioni per il Gladbach, però, non finiscono qui. C’è ancora una finale di coppa di Germania da giocare proprio contro la futura squadra di Matthaus, il Bayern. Il destino spesso si diverte a muovere gli uomini come inerti pedine sulla scacchiera della vita. I tempi regolamentari terminano sull’1-1, neanche i supplementari bastano per decretare un vincitore. La finale si decide ai rigori. Ancora una volta, Matthaus sbaglia dal dischetto e regala la coppa a quelli che, un mese dopo, diventeranno i suoi nuovi compagni. C’è chi dice che Lothar avesse fallito quel penalty volutamente e che il Bayern avesse giocato in 12.