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Master Cup, la finale: il trono appartiene a Djokovic, sconfitto Federer in due set
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12 anni agoon
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RedazioneUna vera serata di gala, di quelle in cui non puoi non sfoderare l’abito migliore che possiedi nell’armadio. Perchè è una serata di gioia, di festa per il tennis e per lo sport in generale, una serata che conferma anche questa volta il clamoroso successo del Master dei “magnifici otto” registrando un “sold out” che ha aiutato a rendere ancora più affascinante la splendida cornice londinese.
All’interno di un arena così gremita, alla presenza di diversi personaggi illustri, quali, tra gli altri, Kate e Pippa Middleton, o il capitano romanista Francesco Totti, i due protagonisti principali della serata danno vita ad una vera e propria battaglia, giocando un tennis a tratti stellare. Da una parte c’è Roger Federer, il miglior giocatore della storia, il più grande di sempre a detta di molti, sempre motivatissimo nonostante gli innumerevoli record e i trofei raggiunti nella sua splendida ed inimitabile carriera, dall’altra Nole Djokovic, probabilmente il tennista più forte di tutti al momento, difficilmente battibile, dotato di una concretezza disarmante, fenomeno vero soprattutto in fase difensiva, perchè non molla mai, e non concede attimi di sosta.
E così è andata anche stasera, in una gara che fin da subito si è rivelata in salita per il numero 1 serbo, con uno 0-3 iniziale che avrebbe tagliato le gambe a molti. A molti, ma non a lui: Novak riesce infatti a recuperare subito, riequilibra il set portandolo fino al tiratissimo tie-break, vinto per 8-6 al termine di una grande bagarre. La stessa storia si ripete nel secondo gioco: Roger parte forte, sembra stare meglio, mentre Nole accusa qualcosa, forse un po’ di stanchezza, ma non demorde, rimane aggrappato al match, anche sul 5-3, quando l’incontro sembra destinato ormai al terzo e decisivo set. Sembra non farcela il serbo, ed invece resuscita ancora una volta, non concedendo più un solo game al suo avversario da adesso in poi. Finisce 7-6 7-5, per Djokovic è il secondo titolo in questo torneo, dopo il primo successo del 2008.
In un anno in cui i quattro tornei del “Grande Slam” avevano visto trionfare quattro giocatori diversi, questo Master assumeva un significato un po’ diverso rispetto ai precedenti: c’era evidentemente ancora da decidere chi fosse il vero uomo, il vero protagonista della stagione appena conclusa. Dubbi adesso non ce ne sono più. Stasera ha vinto il più forte. Complimenti a lui. Complimenti a Roger. Complimenti a tutti. Il mondo dello sport ringrazia, sentitamente.