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Michel Platini assolto anche in appello: la verità viene a galla

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Michel Platini

Dopo dieci lunghi anni di accuse, sospetti e polemiche, Michel Platini può finalmente lasciarsi tutto alle spalle. La Corte d’appello svizzera ha confermato la sua assoluzione, mettendo fine a un incubo giudiziario che ha rischiato di rovinare per sempre la sua immagine. Una vicenda che ha avuto ripercussioni non solo sulla sua carriera, ma anche su tutto il mondo del calcio internazionale.

Un pagamento contestato e mal interpretato!

Tutto è iniziato nel 2015, quando Sepp Blatter ha reso pubblico un pagamento di 1,8 milioni di euro versato a Michel Platini. La somma si riferiva a consulenze svolte tra il 1998 e il 2002, compensate solo anni dopo, nel 2011. L’accordo fu stabilito verbalmente, ma la legge svizzera lo riconosceva comunque come valido. Inoltre, Platini aveva regolarmente dichiarato tutto al fisco francese. Tuttavia, la procura elvetica ha deciso di avviare un’indagine, sostenendo che il pagamento non rispettasse i criteri legali e insinuando un possibile scambio di favori.

Accuse infondate a Michel Platini e conseguenze pesanti

Queste accuse, sebbene mai dimostrate, hanno avuto effetti devastanti. In quel momento, Platini era il candidato più forte per succedere a Blatter alla presidenza della FIFA. Tuttavia, l’apertura dell’inchiesta lo ha costretto a ritirarsi, lasciando la strada libera a Gianni Infantino. Durante il processo di primo grado a Bellinzona, nel 2022, i giudici avevano già smontato tutte le accuse. Ora, in appello, la conferma definitiva: nessuna frode, nessuna corruzione, solo un accordo regolare strumentalizzato per fini politici.

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La reazione di Michel Platini: “Mi hanno impedito di diventare presidente”

All’indomani della sentenza, Platini ha parlato con amarezza ma anche con dignità:
“La persecuzione è finita ma mi è stato impedito di diventare presidente della FIFA”. Una frase che riassume perfettamente il senso di ingiustizia che ha dovuto sopportare. Tuttavia, nonostante le difficoltà, ha sempre difeso la sua integrità, arrivando oggi a veder riconosciuta la propria innocenza.

Adesso resta da capire cosa riserverà il futuro per Michel Platini. Sebbene il tempo perso non si possa recuperare, la sua esperienza e il suo prestigio restano intatti. Forse non potrà più ambire alla presidenza della FIFA, ma potrà sicuramente tornare a giocare un ruolo importante nel panorama calcistico internazionale. Di certo, il suo caso rimarrà un esempio di come, purtroppo, la politica e le manovre di potere possano distruggere sogni e carriere, anche quando non ci sono prove concrete!

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