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MIlan, il gap con la Juve è tutto…nel mercato! Due strategie a confronto nell’ultimo anno

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11 anni agoon
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Redazione
37 punti e sentirli tutti. Il divario tra Juventus e Milan in Serie A è tutto nei punti di distacco in classifica tra le due squadre. I bianconeri, che hanno sfilato proprio ai rossoneri il primo degli scudetti dell’era Conte, sembrano aver preso alla lettera il passaggio di consegne iniziato con il Tricolore 2012 e proseguito nel tempo.
Sì, perchè la forbice (sempre più larga) tra i due club è tutta (o quasi) nelle diverse strategie di calciomercato. Il Milan ha infatti chiuso il calciomercato 2013/14 con un passivo di 11 milioni, figlio dei 27 milioni di euro spesi (di cui 11 solo per Matri, già spedito in prestito alla Fiorentina dopo i primi mesi fallimentari e 6 per Zapata, tanto per capirci) e dei 16 incassati dalle cessioni (su tutte quella di Boateng, approdato allo Schalke per 10 milioni e la ‘svendita’ di Albertazzi, che il Verona ha fatto suo a fronte di un esborso minimo di 500.000 euro).
La Juventus, invece, ha speso sì ( e parecchio) per i vari Tevez e Ogbonna (LLorente è arrivato a parametro zero) per un totale di 31 milioni (nei quali vanno però conteggiati anche gli investimenti a termine futuro legati ai giovani Zaza, Kabashi e De Silvestro), incassando però la bellezza di 37 milioni per giocatori ormai ai margini del progetto tattico (Matri, Felipe Melo, Giaccherini, etc.) e registrando così un attivo di quasi 6 milioni di euro.
Insomma, qui c’è qualcuno che ha fatto i conti senza l’oste, e questi è senz’altro Adriano Galliani che aveva dichiarato più volte di avere l’obiettivo di ridurre il monte ingaggi, già sceso a 105 milioni di euro lo scorso settembre. Ma la cosa pare essergli sfuggita di mano perchè l’esonero di Allegri, l’arrivo di Seedorf (2,5 milioni di euro a stagione fino al 2016), di Honda (3 milioni a stagione), Taarabt (1,5 milioni fino al termine della stagione), Rami (2,5 milioni fino a fine stagione) e soprattuto Essien (5 milioni di euro, di cui una parte, intorno al 30%, pagata dal Chelsea) hanno fatto naufragare il progetto dell’ad, portando il monte ingaggi (tolte le cessioni in prestito di Niang, Nocerino e Matri) a oltre 116 milioni di euro. Uno in più di quello che è il monte ingaggi bianconero, fermo a 115 con le partenze di Motta e De Ceglie e l’arrivo di Osvaldo, il tutto in prestito.
Insomma, milione più, milione meno ci siamo: ma allora quei 37 punti…