Tutte le notizie
Moggi: “Orsato a Napoli-Juve? L’arbitro non conta. Inter-Carew, ottima operazione”
Published
12 anni agoon
By
RedazioneL’ex direttore generale di Juventus e Napoli Luciano Moggi è intervenuto giovedì sera al Campionato dei Campioni, la trasmissione su Odeon Tv condotta da Stefano Peduzzi. Ecco come ha risposto il diretto interessato alle domande rivoltegli.
Come finisce Napoli-Juve?
Moggi: 1 X 2. Partita difficile da decifrare, il Napoli non è in forma ma, vista l’ ocasione speciale, può anche vincere. Napoli-Juventus è come un derby.
Cosa ne pensa delle designazioni?
Moggi: Si discute sempre sugli arbitri. Il Napoli ad Udine è stato sfavorito, e Mazzarri voleva l’ arbitro più idoneo. L’ arbitro di fatto non conta nulla perchè tutti possono sbagliare, Rizzoli ha sbagliato a Pechino per la Juve e poteva sbagliare domani per il Napoli. Conta soprattutto la forza delle squadre e la Juve sembra più forte. In passato si poteva parlare con il designatore, ora invece è cambiato il regolamento e non c’è più possibilità di parlare con loro dal 2006. Eppure, se il designatore manda un arbitro che non si dimostra all’ altezza la colpa è solo sua.
Che consigli di mercato darebbe all’ Inter?
Moggi: All’ Inter sono bravi, hanno anche preso Rocchi come rinforzo (ride, ndr) e anche Carew, menomale che però l’ hanno rimandato a casa.
Situazione Cavani? Impressione su Giovinco, è all’altezza?
Moggi: Giovinco ha segnato più goal di tutti quindi sta facendo molto bene, ed anche come assistman riveste un ruolo importantissimo. Certo, non è un giocatore eccezionale ma la forza della Juve è il gruppo e lui sicuramente, essendo cresciuto in quella squadra, è importante anche per fare gruppo.
Cosa pensa del fatto che la società Juventus non sia nel Consiglio di Lega e in quello Federale?
Moggi: Quella della Juventus è una dirigenza giovane in questo ambiente, e bisogna dare tempo ad Andrea Agnelli di fare esperienza. La posizione di Beretta è stata appoggiata da Galliani, che è molto importante. Alla Juventus è capitato di giocare addirittura il sabato dopo la Champions, mentre ad altre non è successo: ripeto, è’ questione di esperienza.
Sei stato contattato da alcuni dirigenti per consigli di mercato?
Moggi: Certo, tanti mi hanno chiamato, ma sempre a livello amichevole, anche tra i top club. Un esempio di ciò è Zamparini, che ha sempre avuto rapporti amichevoli con me.
Sei amico di Conte e di Allegri, li avresti immaginati campioni d’ Italia entrambi?
Moggi: Conte già da giocatore era un ottimo allenatore. Massimiliano è diventato bravo tramite il duro lavoro, fa della teoria una virtù, insegnando i movimenti ai suoi giocatori. Quando il Milan andava male non era colpa di Allegri, ora non possiamo considerarla una grande squadra, ma si sta riprendendo e sta facendo molto bene.
Il Milan ha cambiato tanto, questo ripartire dai giovani con Allegri allenatore, che tipo di progetto è?
Moggi: Eccezionale. Basti guardare al derby di domenica, quando il Milan ha preso a pallonate l’Inter nel primo tempo, checchè ne dicano Moratti e Stramaccioni. L’ unico dubbio che ho sul Milan è relativo alla difesa, perchè i due difensori centrali non sono all’altezza e serve un centrocampista che possa fare gioco. C’è anche da dire che Balotelli ed El Shaarawy sono molto simili, secondo me non si integrano alla perfezione.
Possibile ritorno di Ibrahimovic alla Juve?
Moggi: No, andrà in Inghilterra.