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Murray conquista New York, Nole ko in 5 set
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12 anni agoon
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RedazioneDopo 4 finali slam perse, finalmente è arrivato il sigillo. Andy Murray, al termine di una maratona di poco meno di 5 ore, fa suo l’Us Open contro un Novak Djokovic apparso stanco e parzialmente acciaccato. La Gran Bretagna torna a gioire a 76 anni dall’ultima affermazione di un britannico nei tornei dello slam. Lo scozzese aveva sfiorato l’impresa quest’anno già a Wimbledon, quando raggiunse l’ultimo atto prima di cedere per 3 a 1 a Roger Federer, ma questa volta il serbo, nonostante la rimonta da 2 set a 0 a 2 a 2, non è riuscito a concludere l’opera.
La partenza di Murray è prepotente, e nel corso del primo set va avanti di 2 break. Il serbo, grazie alla sua classe, ricuce lo strappo ogni volta, ma il vento, che già lo aveva fatto penare nel set mozzato della semifinale con David Ferrer, lo infastidisce, e così il tie break va nelle mani dello scozzese, bravo ad aggiudicarsi anche il secondo set. Sul 2 a 0 sembra quasi finita, ma la reazione del serbo è veemente. Il 6-2, 6-3 con cui trascina la partita al 5° inguaia Murray, e tutto l’Arthur Ashe si mette comodo a godersi il gran finale di questa interminabile sfida.
Ma qui Djokovic torna falloso e perde subito il servizio nel giovo di apertura. Murray si porta sul 3 a 0 in men che non si dica, e poco male se cede uno dei due break vinti. Nole arriva a vincere 2 giochi, mentre gli altri sono appannaggio di Andy, che sull’ultimo dritto lungo dell’avversario si china sulle ginocchia, quasi incredulo per aver finalmente sfatato il tabu slam, ma soprattutto per aver spazzato via una maledizione britannica che durava da troppo tempo. Ed ora, insieme al titolo di campione di New York, si può anche godere il terzo posto nel ranking Atp.
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