Osei come Boateng, altro caso di razzismo in periferia

A pochi giorni dal fattaccio di Busto Arsizio che ha visto protagonista Kevin Prince Boateng, oggetto, insieme ai compagni Niang e Muntari, di pesanti cori razzisti da parte di alcuni poveri ragazzi presenti sugli spalti durante l’amichevole post capodanno tra Milan e Pro Patria, sbuca fuori un altro episodio analogo, questa volta, però, ben lontano dalle telecamere. Addirittura antecedente alla furia del rossonero, ma probabilmente perchè avvenuto su un campo di provincia a Thiene la cosa è passata sotto silenzio. Fin adesso.

Esce a far chiarezza Emmanuel Kofi Osei, 24enne centrocampista del Toniolo Calcio, anch’egli ghanese come KPB, oggetto di pesanti insulti lo scorso 18 novembre durante un match di seconda categoria. Sugli spalti si fa notare un uomo di mezza età che urla ripetutamente: “Negro di m… Sporco negro, vattene in Africa a piantare banane”. Il tipico lessico di una persona ignorante ha scatenato la reazione del giovane ragazzo, che si è fatto sostituire in modo tale da raggiungere quella personcina a modo sugli spalti. Purtroppo, però, il criminale si era già allontanato dal campo.

A Thieneonline.it racconta quello che probabilmente avrebbe fatto: “Gli avrei chiesto spiegazioni, quelle parole mi hanno fatto piangere. Non si conosce la sua identità, ma comunque non lo denuncerei; gli ignoranti vanno lasciati nella loro ignoranza“, riporta il Corriere del Veneto online. “In 12 anni che sono qua è la prima volta che mi capita, ma c’è sempre qualche stupido“. 

Subito è arrivato l’appoggio del comune di Thiene, attraverso le parole dell’assessore allo sport, Giampi Michelusi: “Tutta l’amministrazione è fiera del ragazzo, sono sicuro che si è trattato di un singolo episodio di una testa calda”. Decisamente più inferocito Fabio Munaretto, presidente di Osei: “Opera di un maleducato, esterno alle tifoserie. Le sue parole hanno offeso tutti, non solo Emmanuel. In episodi come questi dovrebbero intervenire le forze dell’ordine”, conclude.