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Peterhansel: “A 48 anni corro per vincere la Dakar”
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11 anni agoon
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RedazioneStéphane Peterhansel è il favorito numero uno della Dakar 2014. Vincitore in ben 11 occasioni, tra cui l’edizione dello scorso anno, il francese correrà a bordo della sua Mini “come sempre, per vincere: è per questo – confessa a “La Gazzetta dello Sport” – che lavoro tutto l’anno. Ci tocca in dote una gara più dura di quelle corse finora in America, anzitutto per i chilometri, oltre 9.300. Sarebbe bellissimo vincere per la sesta volta in auto, anche perché la Dakar è sempre difficile. Questa – prosegue – è una gara lunga, dove ci sono imprevisti di ogni tipo. Ma d’altra parte sono fiducioso perché la Mini All4 è molto performante, io sono motivato e anche ben preparato fisicamente”.
Il pilota parla di forma fisica nonostante i suoi 48 anni: “Dopo una tappa sono stanco, ma non più dei colleghi trentenni. Merito dell’allenamento: bici da strada, mountain bike, sci alpinismo e arrampicata”. Una mano gliela darà la sua Mini: Rappresenta un’evoluzione del modello con cui ho vinto nel 2013. Il centro di gravità è molto più basso, così l’auto è più stabile e rapida in inserimento di curva”.
Quattro gli avversari che teme: Il mio amico Nani Roma che nel 2013 ha vinto molte gare e l’altro mio compagno Al Attiyah, vincitore della Dakar 2011. Poi Carlos Sainz con il Buggy SMG e Giniel de Villiers con la Toyota”. Nonostante il percorso abbiamo cambiato collazione geografica (dall’Africa al Sud America), la Dakar è ancora una corsa affascinante e pericolosissima: “In Africa era una maratona, qui un grande sprint. Nel continente nero c’era più avventura e il percorso era molto più duro e lungo. In Sudamerica è più difficile recuperare ogni errore o guasto. E rispetto all’Africa le piste sono molto più varie, an che nella stessa tappa”, conclude Peterhansel.
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